E’ stato un incontro positivo, seppur interlocutorio. Ieri mattina, nella sede dell’associazione industriali di Lucca, si è svolto il tanto atteso faccia a faccia tra i vertici di Snai e i sindacati. E’ quanto riporta il tirrenogeolocal.it . Argomento del giorno: le sorti dell’azienda di scommesse di Porcari, che nel novembre scorso ha acquisito Cogetech (entrambe avevano in Investindustrial il loro azionista di maggioranza), società milanese che ha il suo core business nel mondo delle slot e delle videolottery.

Un’operazione che aveva messo in ansia i lavoratori di Porcari, timorosi che la neo-azienda potesse tagliare il personale (circa 400 dipendenti) o quantomeno trasferirlo in parte a Milano. Ieri era il giorno della verità: il management societario, avrebbe dovuto presentare il piano industriale. Il documento in realtà non è stato svelato,  ma la riunione – anche a detta dei sindacati – è stata positiva e rassicurante. All’incontro erano presenti le Rsu dell’azienda e le rappresentanze sindacali: Mauro Rossi (Fiom Cgil), Massimiliano Bindocci (Filcams-Cgil), Narcisa Pellegrini (Film-Cisl Toscana Nord). Per l’azienda era presente la responsabile delle risorse umane Lavinia Pupelli, oltre all’amministratore delegato Schiavolin.

“La società ha illustrato le linee guida del progetto di integrazione tra il gruppo Snai e il gruppo Cogemat – si legge nella nota dei sindacati –, evidenziando le prime iniziative avviate nei diversi cantieri istituti per l’efficientamento e l’ottimizzazione della struttura dei costi e dei processi. Inoltre la società ha reso noto alle organizzazioni sindacali le modifiche organizzative che coinvolgono le “seconde linee” delle varie aree del gruppo. La società ha ribadito che il processo di integrazione è finalizzato a rendere maggiormente efficiente la nuova organizzazione anche in considerazione della difficile pregressa situazione finanziaria e al fine di garantire la continuità aziendale. L’incontro ha altresì rappresentato il primo passo di un percorso costruttivo cheporterà le parti a confrontarsi preventivamente in merito all’evoluzione del progetto di riorganizzazione”.