"E' una sentenza che sorprende, e non poco, per l'evocazione dell'articolo 138 della Costituzione. La Corte Costituzionale dice oggi ciò che avrebbe potuto e, inevitabilmente, dovuto dire già nel 2004 nell'unico precedente in materia". Questo il commento del ministro della Giustizia Angelino Alfano, alla sentenza della Corte Costituzionale di oggi pomeriggio.
"E' incomprensibile - continua il Guardasigilli - come giudici costituzionali abbiano potuto spendere, nel 2004, pagine su pagine di motivazioni relative alla rinunciabilità della sospensione processuale, alla sospensione della prescrizione e tanto altro ancora senza fare alcun riferimento alla necessità di una legge costituzionale".
"Se questo argomento, che non condividiamo, fosse stato usato a tempo debito - conclude Alfano - avrebbe evitato al Parlamento di essere oggettivamente indotto ad utilizzare lo strumento della legge ordinaria e al Capo dello Stato una promulgazione munita di pubbliche motivazioni", ossia la "nota del 2 luglio 2008".
Lodo Alfano: Guardasigilli, sentenza che sorprende
7 ottobre 2009 • 00:00