L'azienda si impegna a ricollocare la lavoratrice neomamma licenziata dopo quindici anni di lavoro. Accade alla Reggiani Macchine di Grassobbio, in provincia di Bergamo, dove era scoppiato il caso proprio nei giorni scorsi. Venerdì lo sciopero di tutti i dipendenti in segno di solidarietà. “È un primo, buon risultato, raggiunto soprattutto grazie alla mobilitazione e alla grande solidarietà dei lavoratori dell’azienda”. Così Andrea Agazzi della Fiom Cgil di Bergamo ha commentato oggi i segnali di apertura e l’impegno, almeno a voce, da parte dell'impresa.

Un confronto tra Fiom, lavoratrice e direzione si era svolto ieri sera senza giungere a un accordo: “L’azienda offriva un incentivo economico all’esodo, rifiutato dalla lavoratrice” prosegue Agazzi. Questa mattina, però, poco prima dell’inizio dell’assemblea con i lavoratori, i rappresentanti della Reggiani Macchine hanno manifestato  un cambiamento di rotta: “Ci è stata comunicata l’intenzione di ricollocare la lavoratrice con una mansione impiegatizia equiparabile a quella precedente, con la garanzia del mantenimento del livello salariale”.

Durante l’assemblea, i lavoratori, pur considerando positiva  la nuova posizione dell’azienda, hanno comunque deciso di mantenere il blocco degli straordinari fino a quando la ricollocazione verrà effettivamente compiuta. “La lavoratrice è soddisfatta del passo indietro dell’azienda. A questo punto, attende di tornare al più presto al lavoro” prosegue Agazzi. “Fermo restando l’importante sviluppo, siamo in attesa di confrontarci nei prossimi giorni con Reggiani per analizzare nello specifico i dettagli della ricollocazione”.

L’impiegata amministrativa, senza alcun preavviso, dopo quindici anni di lavoro aveva ricevuto una lettera di licenziamento martedì 23 maggio. A settembre era rientrata dalla maternità. Per esprimere solidarietà e disappunto, moltissimi lavoratori dell’azienda avevano svolto, venerdì 26 maggio, un’ora di assemblea a cui era seguito uno sciopero con presidio. Nell’azienda lavorano 230 persone, di cui circa 130 impiegati: “È davvero difficile credere che, in una realtà così grande, si abbia difficoltà a ricollocare una lavoratrice” aveva detto, fin dall’inizio della vicenda, Agazzi. “Tra l’altro, nelle ultime settimane, la Reggiani ha organizzato un’iniziativa per valorizzare il ruolo delle donne in azienda: davvero un bel modo per rendere loro omaggio”. Nel luglio del 2015 la Reggiani Macchine è stata acquisita dal gruppo Efi. Negli ultimi mesi è stata completata la transizione tra vecchia e nuova proprietà.