La Commissione Ue sta preparando un pacchetto per l'occupazione dei giovani da presentare entro dicembre. Lo annuncia il commissario agli Affari sociali Lazslo Andor al termine del Consiglio con i ministri del Lavoro dei 27 riuniti a Lussemburgo. "La disoccupazione giovanile ha raggiunto picchi storici inaccettabili", ha ricordato il commissario. Tra le proposte, quella di creare uno schema di garanzie per i giovani dotato di risorse, in modo da assicurare che entro quattro mesi dalla fine degli studi i giovani siano occupati o in formazione o continuino a studiare. Verrà poi avviata una seconda fase di consultazioni con le parti sociali, per definire un quadro generale di qualità per gli apprendistati. 

Oggi i ministri dei 27 hanno dato il  via libera alle raccomandazioni generali contenute nel 'Pacchetto per l'occupazione' che la Commissione aveva presentato ad aprile. Da qui l'invito di Andor a tutti i governi europei a fare tutto il possibile per assicurarne la rapida attuazione e a "prendere velocemente una decisione" sulle relative proposte legislative. Questo, ha sottolineato il commissario, è essenziale per arrivare a risutati concreti per la crescita, la prevenzione degli squilibri macroeconomici e la riduzione delle crescenti divergenze tra i paesi Ue.

Del resto i dati di Eurostat parlano chiaro: la disoccupazione dei giovani europei è giunta a livelli mai visti prima. L'unica novità è che Atene batte Madrid, nel senso che ad agosto la Spagna ha ceduto il primato negativo alla Grecia, dove la percentuale di giovani sotto i 25 anni senza un lavoro sale al 55,4% contro il 52,9% del paese iberico. In entrambi, sono di più i giovani disoccupati che occupati. In Germania e Olanda c'è il più alto numero di occupati tra i giovani, con l'8,1% e il 9,4% di disoccupazione.

Quanto all'Italia, secondo l'Istat il 46,7% dei giovani è inattivo. Su un totale di 7,7 milioni di persone tra i 18 e i 29 anni "solamente il 40,3% è occupato, il 13% è alla ricerca di un'occupazione, mentre il 46,7% è inattivo; in sei casi su dieci questo ultimo gruppo è composto da studenti, e circa un quinto appartiene all'area dell'inattività più contigua alla disoccupazione". E anche l'Ilo (l'agenzia dell'Onu per il lavoro) vede nero: il tasso mondiale di disoccupazione giovanile è destinato a peggiorare e raggiungerà il 12,9% entro il 2017, ovvero 0,2 punti al di sopra rispetto alle previsioni per il 2012.