Si è svolta stamani a La Spezia, la manifestazione dei cinquecento pensionati chiamati a raccolta dallo Spi Cgil regionale per chiedere la rivalutazione delle pensioni, per recuperare la perdita del potere d’acquisto avvenuta in questi anni, la riduzione delle tasse sui redditi da pensione e da lavoro, l’estensione della ‘quattordicesima mensilità’ ottenuta con l’accordo del 23 luglio anche a coloro che percepiscono più di 700 euro mensili, la legge nazionale sulla ‘Non Autosufficienza’ in modo da dare certezza sul finanziamento del relativo fondo, e per opporsi alla privatizzazione della Sanità e migliorare i servizi socio-sanitari sul territorio con l’effettivo avvio dei distretti socio-sanitari. E’ quanto si apprende in una nota della Cgil regionale.

“Anche nella nostra città – commenta la segretaria regionale dello Spi Cgil La Spezia, Patrizia Vistori – sempre più persone, e tra queste in numero rilevante donne e pensionati, scivolano sotto la soglia di povertà e faticano ad arrivare alla quarta settimana del mese. Per non parlare della grave situazione in cui versa la Sanità spezzina e dei disagi giornalieri che devono affrontare i cittadini ed i pensionati quando hanno bisogno dei servizi sanitari. Ci sono troppi pensionati – prosegue la sindacalista – che hanno lavorato una vita ed adesso stentano a sopravvivere con pensioni da fame o devono aiutare figli e nipoti che non ce la fanno a causa di questa crisi. Il governo deve intervenire in fretta, basta con le chiacchiere, per sostenere i pensionati di questo paese – conclude Vistori –, abbassi le tasse ai lavoratori ed ai pensionati, altro che scudo fiscale”.