L’esigenza di formare funzionari e delegati sindacali non nasce oggi: era già molto forte ai tempi di Giuseppe Di Vittorio, che si raccomandava, fin dal 1945, con l’Italia appena liberata: “Occorre formare nuovi quadri attraverso le lotte, in modo che sappiano fare sindacato. Al momento, non abbiamo dirigenti sufficienti, e senza capaci organizzatori non possiamo progredire”.

Le parole del fondatore della Cgil sono riecheggiate alla Conferenza di organizzazione della Cgil 2015, e poi fino ai giorni nostri. “Oggi dobbiamo ricominciare daccapo. Non ci sono le macerie del dopoguerra, ma si deve sempre ampliare il patrimonio delle conoscenze sindacali, partendo dai diritti. A tale scopo, sta nascendo un coordinamento nazionale sulla formazione, come organo del comitato direttivo della Cgil. Uno dei capitoli fondamentali del programma formativo riguarderà il nuovo Statuto, il cui testo è al vaglio delle assemblee dei lavoratori, e presto diventerà una legge d’iniziativa popolare, che ci auguriamo approdi, in tempi brevi, in Parlamento”. Così Giancarlo Pelucchi, responsabile della formazione a corso Italia, che è stato ospite di ‘Quadrato rosso. La formazione va in rete’, la nuova trasmissione di RadioArticolo1, dedicata alla formazione, cui si affianca ‘Conoscenza e organizzazione’, l’inedita rubrica di Rassegna sindacale.it.

“Non c’è più la storica scuola di Ariccia, dove i corsi duravano anche sei mesi, ma oggi esiste Wikilabour. “È un programma on line della Cgil – ha spiegato Pelucchi –, dove esponiamo le nostre ragioni, e grazie al quale cerchiamo di essere competitivi con le agenzie formative più agguerrite sul mercato. L’obiettivo è sempre lo stesso: la formazione di quadri e delegati, ma sono cambiati i tempi, è cambiato il lavoro, e perciò deve cambiare anche la Confederazione, che, oltre ad essere rappresentante dei lavoratori e affermare il lavoro come valore, nel contempo deve proporre, in qualità di soggetto anche pedagogico, un modello di trasformazione della società”.

Centro promotore dei corsi, la segreteria confederale di Roma, ma altrettanto importanti sono le categorie, i sindacati regionali e territoriali, le Camere del lavoro. “Dal censimento dell’attività formativa sul territorio, è possibile migliorare le cose che stiamo facendo, e avviare corsi laddove non li facciamo più da anni. Investiremo molto anche sulla formazione dei formatori e proporremo delle letture di parte. In Emilia Romagna un corso di formazione sulla rappresentanza si è già svolto nelle scorse settimane”, ha specificato Pelucchi.

Cinzia Roda si occupa di formazione per la Cgil Emilia Romagna: “Porteremo i risultati del nostro corso regionale, organizzato con la Fondazione Di Vittorio e la Cgil nazionale, sul modello di rappresentanza dopo il Testo unico e sul ruolo che quel protocollo assegna alle Rsu nella contrattazione. Vogliamo trasferire le nostre competenze anche a livello di singole Camere del lavoro nel modo più capillare possibile sul territorio”.

Camilla Guidi, invece, è una delegata Cgil di Chef Express: “Il corso che ho seguito mi ha permesso di allargare i miei orizzonti di delegata e mi ha dato nuovi imput per partecipare ai tavoli di contrattazione e interloquire con l’azienda. La formazione ci ha reso più consapevoli delle nostre capacità e adesso riesco ad estendere le mie competenze anche ai compagni di lavoro”.  

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