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E' il quarto sciopero generale dall'inizio dell'anno, il secondo nel giro di meno di un mese (l'ultimo era stato il 26 settembre): i lavoratori greci, ma anche i disoccupati e i pensionati, tornano a protestare nelle piazze del Paese ellenico contro il nuovo pacchetto di austerità richiesto dai creditori internazionali del Paese in cambio della tranche di aiuti da 31,5 miliardi di euro.
In voluta concomitanza con il vertice europeo che si riunisce a Bruxelles, i due maggiori sindacati greci - Gsee e Adedy, che raggruppano rispettivamente gli impiegati del settore privato e di quello pubblico – hanno promosso questa nuova protesta, alla quale si uniranno anche i liberi professionisti, i commercianti, i medici ospedalieri, i dipendenti delle banche e degli Enti previdenziali, gli impiegati nelle imprese a partecipazione statale e i marittimi. Quindi anche i traghetti da e per le isole resteranno all'ancora nei porti.
Gli avvocati sono in sciopero da tre giorni mentre i giornalisti e gli addetti ai mezzi d'informazione, che hanno scioperato dalle 06:00 di ieri mattina sino alla stessa ora di stamani, si asterranno dal lavoro dalle 11:00 fino alle 15.00 di oggi. I mezzi di trasporto pubblici resteranno fermi per tutta la giornata ad eccezione dei treni urbani che funzioneranno regolarmente dopo le 09:00 sino alle 21:00 per facilitare gli spostamenti di coloro che vogliono partecipare alle manifestazioni, mentre i taxi resteranno fermi dalle 08:00 sino alle 17:00. Anche i controllori di volo si asterranno dal lavoro per tre ore e dalle 10:00 alle 13:00 nessun aereo decollerà o atterrerà negli aeroporti della Grecia.
Nel corso della giornata sono previste una serie di dimostrazioni in tutte le grandi città del Paese. Nella capitale, come di consueto, sono in programma due manifestazioni separate: una per le 11:00 nella piazza di Pediou tou Areos, organizzata da Gsee e Adedy, e una alle 10:30 nella centralissima piazza Omonia, organizzata dal Pame, il sindacato vicino al Partito Comunista di Grecia.
Come detto, lo sciopero si svolge in concomitanza con il vertice dei capi di Stato e di governo a Bruxelles. Ma probabilmente i leader europei non decideranno tra oggi e domani il via libera alla nuova tranche di aiuti, anche se discuteranno del caso greco. Entro novembre gli aiuti dovranno essere sbloccati per evitare il default del paese.