Dopo le ripetute denunce della Flai Cgil, parte una visita conoscitiva per indagare il grave fenomeno di sfruttamento e violenze cui sono sottoposte molte donne, per lo più straniere, impiegate nel settore agricolo.  La Flai Cgil Nazionale, insieme alle strutture locali, sarà il 18 ottobre nella provincia di Ragusa. Era il 2011 quando la Flai, insieme a Don Sacco, denunciò con forza quelli che dagli stessi autori sono definiti “festini agricoli”. Protagoniste loro malgrado le donne, per le quali spesso, si legge in un comunicato, "non basta la violenza di un lavoro sottopagato e in nero ma si aggiungono violenze sessuali e ricatti. Molte riescono a denunciare e chiedere aiuto, rivolgendosi anche alla Flai che con il sindacato di strada offre un presidio permanente per supportare ed aiutare a far emergere il problema. Iniziative e progetti sono attivi sul territorio di Ragusa, come il Progetto Solidal Tranfert".

Per la Flai Cgil Nazionale sarà presente il segretario nazionale Ivana Galli. “A seguito dell’attenzione mediatica e dell’interessamento della politica nazionale ci auguriamo – dichiara Galli – che le istituzioni intervengano contro questo fenomeno di sfruttamento, a cominciare da nuove norme che regolano il mercato del lavoro in agricoltura. Violenze e ricatti come quelli cui sono costrette le lavoratrici, straniere e non, sono anche il frutto di un collocamento che, anziché avvenire in modo legale e trasparente, è in mano ai caporali che contrattano per i datori di lavoro il miglior prezzo ed altro, come dimostrano i festini agricoli. Ci auguriamo che si possa finalmente voltare pagina e bloccare un fenomeno aberrante e non degno di un Paese civile. Il sindacato, denunciando e offrendo assistenza, sta facendo la propria parte ora attendiamo una risposta decisa dalla politica e dalle istituzioni”.