La decisione di ieri della Corte Suprema indiana di annullare una sentenza di un tribunale di New Delhi che nel 2009 aveva legalizzato l'omosessualità rappresenta un “notevole passo indietro per l'India”. E' quanto afferma il numero uno dei diritti umani dell'Onu, Navi Pillay.

“Criminalizzare comportamenti sessuali privati, consensuali, viola il diritto alla privacy e alla non discriminazione custodito nella Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, che l'India ha ratificato”.