“La Segreteria nazionale della Fiom-Cgil esprime pieno appoggio alle iniziative di lotta che sono state assunte dalle strutture sindacali di Cagliari e della Sardegna quale prima risposta alla strage verificatasi, martedì 26, alla Saras di Sarroch”. E' quanto si legge in una nota diffusa dalla segreteria della Fiom-Cgil.

La Fiom considera "inaccettabile
il fatto che, nonostante le ripetute denuncie effettuate e le tante analisi realizzate in merito alle cause che determinano gli incidenti mortali sul lavoro, sia potuto accadere, ancora una volta, che dei lavoratori metalmeccanici, dipendenti da una ditta che esercitava in appalto lavori di manutenzione, siano stati mandati allo sbaraglio, nel più assoluto disprezzo delle più elementari norme di sicurezza”.

“Attuando la propria linea politica - si legge ancora nella nota - la Fiom si costituirà parte civile nel processo penale che inevitabilmente seguirà alla strage della Saras, operando, in tal modo, per tutelare, anche a livello processuale, i diritti dei lavoratori e delle loro famiglie”.

“La lotta per la difesa della salute e della vita dei lavoratori - scrive ancora la Fiom - è del resto ormai, a fronte delle condizioni di competizione esasperata determinatesi all’interno dei processi di globalizzazione, una lotta che travalica i confini nazionali. Non è un caso che, a seguito della strage della Saras, il Congresso della Federazione internazionale dei sindacati metalmeccanici, in corso in Svezia, dopo aver osservato un minuto di silenzio in omaggio ai lavoratori tragicamente deceduti, abbia approvato una significativa risoluzione di denuncia del fenomeno degli incidenti mortali sul lavoro, a livello globale.”