“La convocazione di un tavolo di emergenza nazionale che metta al centro interventi straordinari sul sistema dei rifiuti e un'attività di programmazione seria e di lungo respiro”. A rivendicarlo è la Funzione pubblica Cgil al governo e in particolare al ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, in relazione ai fatti drammatici dell'incendio all'impianto di Roma, ovvero il fuoco che si è sviluppato nello stabilimento di trattamento rifiuti di via Salaria, alla periferia della capitale.

Un sistema letteralmente al collasso in gran parte del Paese, secondo la Fp Cgil, reso evidente dalla vicenda di Roma con l'incendio all'impianto Tmb Salario, ma anche coi fatti registrati in Campania nelle scorse settimana e gli incendi dolosi negli impianti di trattamento in tutto il territorio.

Sono solo la punta di un iceberg di un sistema che non funziona più – per il sindacato –. È chiara e lampante la carenza di una strategia nazionale. È ora di far funzionare a livello centrale una cabina di regia che individui le linee di una strategia da adottare in tempi celeri”.

Le conseguenze di quanto sta accadendo in queste ore, prosegue la categoria che rappresenta i lavoratori dell'igiene ambientale della Cgil, “saranno drammatiche sull'intera città di Roma e sulla credibilità dell'intero Paese. Bisogna agire e bisogna farlo in fretta. Chiediamo al ministro Costa di attivarsi immediatamente e convocare le parti istituzionali e sociali al tavolo. Abbiamo proposte e idee per migliorare il servizio, renderlo efficiente a partire dalla qualità dell'ambiente e del lavoro”, conclude la Fp Cgil.

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Intanto il lavoro della procura di Roma e dei carabinieri è entrato nel pieno, l'area è stata messo sotto sequestro. Gli inquirenti che giudicano aperte tutte le ipotesi investigative, dall'autocombustione a quella legata ad un atto doloso o di sabotaggio, hanno accertato che dal 7 dicembre scorso le telecamere di videosorveglianza del Tmb Salario non erano in funzione. I pm indagano per disastro colposo e attendono le informative degli investigatori. In queste ore sono stati ascoltati dai carabinieri i vigilantes che erano in servizio la scorsa notte quando nella vasca di ricezione dei rifiuti indifferenziati è divampato il disastroso rogo.