Finalmente un segnale positivo per la vertenza che riguarda l'Ilva. Arriva dopo l'incontro che si è tenuto oggi 31 ottobre, presso il ministero dello Sviluppo economico, dopo lo stop del 9 ottobre scorso. All'incontro erano presenti, oltre al ministro Calenda e la viceministra Bellanova, una folta delegazione dell'azienda, guidata da Van Poelvoorde, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. La Fiom, come annunciato, era presente senza i rappresentanti territoriali e le Rsu.

L'azienda, si legge in una nota del sindacato dei metalmeccanici della Cgil, ha affermato al tavolo di voler rispettare gli impegni presi, sia riguardo l'assunzione di 10 mila dipendenti del gruppo, sia riguardo gli investimenti, il piano industriale e quello ambientale. "Inoltre, a differenza di quanto annunciava con la lettera del 6 ottobre scorso, sarà impegno dell'azienda quello di mantenere l'attuale struttura retributiva, sia nella componente fissa che variabile, componente quest'ultima che dovrà essere allineata agli obiettivi del piano industriale, e di riconoscere i diritti contrattuali e di legge anche in presenza di una discontinuità del rapporto di lavoro", continua il comunicato.

Per la Fiom, come affermato al tavolo, "è fondamentale che quanto previsto nella procedura ex art. 47 venga ritirato e che per poter avviare una fase negoziale è necessario prendere visione sia del piano industriale che di quello ambientale. A riguardo, prendiamo atto che nella sua replica finale il ministro ha precisato il congelamento della procedura ex articolo 47".

Inoltre, per quanto riguarda l'occupazione, se sono vere le cifre fornite da Mittal rispetto ai volumi produttivi, per la Fiom "è necessario che il negoziato parta da esuberi zero, considerando i livelli occupazionali attuali di 14mila dipendenti diretti e tutto l'indotto". "Infine, abbiamo ribadito che il punto centrale del negoziato è il processo di risanamento ambientale, che non può essere contrapposto alla questione occupazionale", conclude la nota. Il confronto è stato aggiornato al 9 novembre prossimo per la parte che riguarda il piano industriale e al 14 successivo per quanto riguarda il piano ambientale.