Esaurito ormai da tempo, è nuovamente a disposizione dei lettori il volume Storia della Cgil dalle origini a oggi, di Fabrizio Loreto (prefazione di Susanna Camusso, introduzione di Adolfo Pepe, appendice documentaria di Ilaria Romeo, Ediesse 2017): non una banale ristampa, ma una nuova edizione, aggiornata al 2016 e arricchita di nuovi e interessanti contributi.

Il manuale, unendo al rigore dell’indagine storica l’agilità dell’esposizione e la vivacità offerta dal copioso materiale documentario e iconografico, racconta in modo sintetico e divulgativo la storia ultracentenaria della confederazione sindacale, collocandola all’interno della più generale vicenda italiana, fatta di avvenimenti politici, trasformazioni economiche, mutamenti sociali e culturali.

Seguendo il filo conduttore della storia della Cgil, il libro esamina il ruolo delle classi dirigenti politiche ed economiche, la natura delle istituzioni, l’evoluzione del sistema produttivo, la dialettica tra le classi sociali, le culture popolari, le identità territoriali e professionali.

Al centro dell’affresco storico fornito dal volume, si pongono i due concetti costitutivi della Cgil: il valore sociale del lavoro, cioè la sua capacità di agire in modo organizzato e collettivo per ridurre le disuguaglianze e per promuovere le libertà, e il valore della confederalità, attraverso il quale il sindacato riesce pienamente a rappresentare e tutelare l’interesse generale delle classi lavoratrici.

L’opera generale (impreziosita da un indice dei nomi che ne favorisce la consultazione) si compone di quattro parti, relative all’età liberale, al fascismo, alla costruzione della democrazia, alla crisi globale. Ogni parte si articola in tre capitoli (per un totale di dodici), ai quali si aggiungono prefazione, introduzione e conclusioni. Al termine di ciascun capitolo sono inserite pagine di storiografia e brevi bibliografie di orientamento, nelle quali sono indicati sia gli studi classici, sia quelli più recenti di storia del movimento sindacale. Foto, immagini, citazioni e schede di approfondimento completano il testo.

La principale novità della nuova edizione è costituita dall’appendice documentaria posta alla fine di ogni capitolo, all’interno della quale la responsabile dell’Archivio storico della Cgil nazionale Ilaria Romeo racconta, attraverso materiale spesso inedito e foto digitalizzate e riprodotte, la storia della Cgil dalle origini ai giorni nostri. Dal verbale di costituzione della Cgdl al Patto di Roma; dai resoconti delle riunioni in Cgil nelle calde giornate del 1948, quando si consumò la scissione sindacale, al telegramma di solidarietà inviato da Italo Calvino a Giuseppe Di Vittorio per la posizione assunta sui fatti d’Ungheria; inediti, rarità e pezzi unici valorizzano di fatto le pagine di questo volume, offrendo una suggestiva rappresentazione visuale della vicenda del mondo del lavoro in Italia dalla fine del diciannovesimo secolo a oggi.

Alla domanda Perché ristampare ed aggiornare la Storia della Cgil di Fabrizio Loreto sette anni dopo la prima edizione?, risponde Susanna Camusso nella prefazione al volume: “Perché è un manuale utile per la formazione di delegati, lavoratori, dirigenti, uno strumento completo. Lo sforzo di mantenere una nostra autonoma capacità di produzione culturale è importante, perché una grande organizzazione come il sindacato, che ha contribuito, a volte in modo determinante, a fare l’Italia, ha il dovere di occuparsi della propria memoria e di diffonderla alle nuove generazioni”.