Trenta posti di lavoro in bilico: è questo l'elemento centrale della vertenza Grandi Molini Italiani, dopo che l'azienda ha avviato una procedura di mobilità collettiva, per cui è stato aperto un tavolo di crisi in Regione Toscana che si è riunito oggi, 17 febbraio. 

Dopo un primo incontro avvenuto la scorsa settimana con il consigliere del presidente della Regione, Gianfranco Simoncini, e con il Comune di Livorno, i sindacati avevano incassato da parte delle istituzioni locali un appello per il ritiro dei licenziamenti. Quello di stamani è stato invece un confronto volto a ricercare soluzioni utili per evitare i licenziamenti: sono stati presi in considerazione gli incentivi previsti per le aree di crisi complessa ed è stato proposto il ricorso agli ammortizzatori sociali.

Le questioni sono essenzialmente due: in primo luogo l'azienda rimprovera all'Autorità portuale ritardi nella messa a gara del rifacimento della banchina, utile per l'approvvigionamento del grano via mare a costi contenuti, e, secondo, Gmi sostiene che mantenendo gli attuali livelli occupazionali, il piano di concordato, avviato per far fronte ai 200 milioni di debito che l'azienda ha, potrebbe non reggere.

A queste tesi i sindacati territoriali di Livorno, Comune e Regione si oppongono fermamente, in quanto al gruppo Gmi, che conta 4 stabilimenti in Italia, è stato dato tutto il supporto possibile e a risentire della crisi sono stati particolarmente i lavoratori dello stabilimento di Livorno. Lo stabilimento labronico, infatti, è stato l'unico in cui l'attività è stata completamente interrotta, tanto da costringere i lavoratori in cassa integrazione per circa un anno.

Al tavolo in Regione erano presenti tutti gli attori interessati: oltre a sindacati e Istituzioni, c'erano anche azienda e Autorità Portuale, i cui tecnici si sono impegnati a espletare tempestivamente le procedure per mettere a gara la realizzazione della banchina, ma soltanto quando e se i licenziamenti saranno ritirati.

“Il nostro obiettivo – dichiarano Flai e Cgil della provincia di Livorno – è salvaguardare i posti di lavoro attraverso tutti gli strumenti disponibili. Siamo soddisfatti dell'impegno che si è assunta l'Autorità portuale e siamo rinfrancati dal fatto che all'azienda tutto il tavolo ha parlato con una sola voce nell'intento di scongiurare i licenziamenti”. La trattativa riprenderà fra dieci giorni, il 27 febbraio, tempo concesso all'azienda per valutare le proposte emerse al tavolo questa mattina.