Lavoro, contratto, salute e pensioni. Questi i temi al centro dello sciopero nazionale unitario dell'edilizia che si tiene oggi (lunedì 18 dicembre) con sei manifestazioni in altrettante città, indetto dalle sigla di categoria di Cgil, Cisl e Uil. A Torino, Padova, Roma, Napoli, Cagliari, Palermo scendono in piazza migliaia di persone per chiedere il rinnovo del contratto scaduto ormai da 18 mesi e che interessa un milione e mezzo di addetti dopo la fumata nera al tavolo con l’Associazione nazionale dei costruttori dello scorso 12 dicembre. Tra le richieste degli edili di Cgil, Cisl e Uil, oltre agli aumenti salariali in linea con gli altri settori, vi è la difesa e la riforma delle Casse edili a sostegno di tutti i lavoratori, più sicurezza sui posti di lavoro, lotta al lavoro nero e a favore delle imprese virtuose contro la concorrenza sleale e il dumping.

Braccia incrociate il 22 dicembre nella distribuzione cooperativa e nelle aziende associate a Federdistribuzione. Lo sciopero è stato proclamato dalla Filcams Cgil per entrambi i comparti, privi del contratto nazionale da ormai quattro anni. “Le aziende della grande distribuzione organizzata associate a Federdistribuzione impongono unilateralmente l’applicazione di quello che a tutti gli effetti risulta essere un regolamento associativo, residuo del precedente contratto collettivo nazionale di lavoro terziario, distribuzione e servizi scaduto nel 2013”, afferma Maria Grazia Gabrielli, segretaria Generale della Filcams.

Nel commercio continua a tenere banco il caso di Amazon. La Prefettura di Piacenza ha convocato azienda e sindacati per mercoledì 20 dicembre. Dopo l’incontro dell’11 dicembre nella sede di Confcommercio, definito “fumoso e inconcludente” dai sindacati e al termine del quale era stato ripristinato lo stato di agitazione per le mancate risposte dell’azienda, si registra dunque una presa di posizione istituzionale apprezzata dai sindacati. 

Settimana densa anche sui fronti Ilva e Alcoa. Per il colosso della siderurgia è un programma un doppio tavolo al ministero dello Sviluppo Economico, mercoledì e venerdì, con all'ordine del giorno il piano industriale e ambientale dell’Ilva (per la Cgil partecipa il segretario confederale Maurizio Landini). Sit-in di Natale per i lavoratori sardi di Alcoa, il prossimo 22 dicembre, per tenere alta l'attenzione dopo le ultime notizie che porterebbero nuovi investimenti della svizzera Sider-Alloys. La multinazionale e il governo si sono dati come appuntamento l’11 gennaio per avviare un confronto che porti alla definizione del numero degli occupati, diretti e indiretti, degli investimenti da effettuare nello smelter di alluminio primario e del programma che dovrà portare a quantificare la produzione di alluminio. Il confronto dovrà concludersi entro il 15 febbraio.

Scatta la protesta dei precari a Livorno. Il Nidil Cgil ha indetto una manifestazione che si svolgerà oggi pomeriggio alle 17,30 con partenza da piazza Cavour e conclusioni in piazza Attias. La manifestazione si intitolerà “Invisibili” e richiamerà l'attenzione sulla situazione dei precari e dei disoccupati presenti sul territorio. Il sindacato ha deciso di mettere in atto una mobilitazione per dare un volto alle migliaia di persone che vivono questa realtà. “Sarà l'occasione – si legge in una nota – per chiedere l'approvazione delle misure di sostegno al reddito ipotizzate per le aree di crisi complessa e ribadire che il lavoro non è una merce”. Sempre in tema di precari, a Palermo riprende la mobilitazione del personale co.co.co delle segreterie scolastiche oggi e domani con un doppio presidio davanti all'Assemblea regionale siciliana. A Firenze la ex Sheraton (oggi Conference Florentia Hotel) annuncia la chiusura del rinomato albergo mettendo a rischio 60 posti di lavoro: martedì 19 dicembre ci sarà uno lo sciopero dei lavoratori in concomitanza con l'incontro istituzionale che si terrà nel capoluogo toscano.