Effetto Parigi, nella manovra arrivano più fondi per la sicurezza. Il governo sta lavorando a un emendamento da presentare alla Camera dopo il primo sì del Senato alla legge di Stabilità. C’è poi il capitolo dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Per il 2016 la manovra mette a disposizione di tutto il comparto del pubblico impiego 300 milioni, 74 milioni dei quali destinati a settori delle Forze armate e delle Forze di polizia. Ora che sarà necessario recuperare nuove risorse per un lungo periodo si pone il problema di rimodellare una parte della spending review con la spada di Damocle delle clausole di salvaguardia che al momento sono sterilizzate soltanto per il 2016. La Cgil conferma le criticità legate alla Naspi e al mancato rifinanziamento della dis-coll, unico strumento di sostegno al reddito dei lavoratori precari. Se ne parlerà giovedì prossimo al ministero del Lavoro (ore 11) durante un incontro sulle politiche attive del lavoro tra i sindacati e il ministro Poletti.

Da oggi a giovedì a Riccione la conferenza di organizzazione della Cisl. La segreteria generale proporrà una riforma complessiva che toccherà sia la distribuzione delle risorse finanziarie sia le regole di trasparenza sia la durata dei mandati. La proposta prevede che il 70% delle risorse complessive debba andare alle strutture territoriali e alle categorie nei luoghi di lavoro. Oltre che servire alla riforma interna, sarà una vetrina per il dibattito tra le confederazioni e fra il sindacato e la Confindustria. Interverranno infatti i segretari generali della Cgil, Susanna Camusso, e della Uil, Carmelo Barbagallo, e il leader degli imprenditori, Giorgio Squinzi. Al centro della discussione la riforma della contrattazione e i rapporti con il governo: verrà fatto un tentativo per rilanciare la trattativa sulla riforma del modello contrattuale.

Sabato a Roma – da piazza Esedra a piazza del Popolo (ore 9.30-12) – la manifestazione nazionale della Fiom, 'Unions! Per giuste cause'. Le questioni sul tavolo sono essenzialmente la bocciatura della legge di Stabilità e la stagione dei rinnovi contrattuali. L'obiettivo della Fiom è riconquistare il contratto nazionale unitario che deve avere il compito non solo di recuperare l'inflazione, ma di difendere e di accrescere, quando ci sono le condizioni, il potere d'acquisto dei salari.

Partecipano gli studenti italiani alla mobilitazione internazionale studentesca di martedì 17 novembre “Vogliamo tutto #pertutti, privilegi per nessuno”, che vedrà anche momenti di solidarietà in tutta Italia a seguito dei fatti di Parigi. “Vogliamo per riprendere parola – affermano in una nota – sul dramma che viviamo nel nostro Paese: nessuna risorsa sul diritto allo studio, le briciole per il cosiddetto 'contrasto alla povertà', una riforma del fisco che, con l’eliminazione della tassa sulla prima casa finanziata con i tagli alla sanità e con la detassazione dei nuovi contratti di lavoro, favorisce i pochi privilegiati a scapito dei tanti che in questi anni hanno pagato il prezzo della crisi”.

Mobilitazione contro il rischio esuberi in Sicilia. In pericolo ci sarebbero 2.500 posti delle sedi Almaviva di Palermo e Catania, nei fatti la principale “industria” siciliana. Da oggi scattano quattro giorni consecutivi di assemblee. All'origine della decisione di snellire progressivamente gli organici dell'azienda leader nel settore dei call center ci sarebbe la mancanza di commesse.

Sciopero dei marittimi, stop ai collegamenti. Gli addetti al settore hanno indetto per oggi il primo sciopero alla Caremar dopo il nuovo assetto societario avvenuto lo scorso mese di luglio. Braccia incrociate, si legge nel comunicato diffuso dai sindacati, “contro i licenziamenti, per il rispetto del contratto di lavoro e delle normative e per consentire ai marittimi il necessario recupero psicofisico”. In particolare i sindacati hanno denunciato “i pesanti disagi provocati dalle nuove turnazioni, a causa degli esuberi di personale, che in molti casi non garantiscono il necessario recupero dei lavoratori”.

A Roma tempi stretti per l'accordo sui salari accessori dei dipendenti pubblici. Oggi si tiene un vertice decisivo tra il sub commissario Rolli e i sindacati confederali. L’obiettivo non cambia, ma è il tempo a disposizione che è sempre meno: occorre organizzare i servizi dei 24mila dipendenti comunali durante il Giubileo, a partire da quelli dei vigili urbani.