“Le regole valgono per tutti italiani e stranieri che lavorano e operano nel nostro paese. Valgono sul lato dei diritti, ai lavoratori cinesi come a tutti gli altri va garantito un ambiente di lavoro sano e sicuro, un giusto orario di lavoro e un salario adeguato". Così Paola Galgani, segretaria generale della Cgil di Firenze a proposito dei fatti che si sono verificati all'Osmannoro di Sesto Fiorentino nella notte tra 29 e 30 giugno.  

"I contratti nazionali di lavoro e le leggi devono essere rispettate, non sono un optional da commisurare alle diverse etnie. Le regole valgono anche dal lato dei doveri, vanno pagate le tasse e i contributi. Per questo i controlli devono continuare e se necessario aumentare in tutte le direzioni. Premesso che al di fuori di questi pochi assunti non c'è integrazione possibile si deve però aggiungere che istituzioni e parti sociali molto possono e devono fare per prevenire fenomeni come quelli che si sono verificati nella notte fra il 29 e il 30 Giugno all'Osmannoro di Sesto Fiorentino", continua la dichiarazione.

"Per evitarne il ripetersi tutti insieme, sindacati, associazioni di impresa, istituzioni locali, regionali e nazionali, dobbiamo trovare il modo di andare oltre la repressione. Fra Prato e Firenze c'è una filiera da mettere in chiaro e per farlo si deve intervenire anche a monte e a valle delle unità produttive gestite dai cinesi”, conclude Galgani.