La partita della rivalutazione delle pensioni è ancora aperta. È quanto dichiara il segretario regionale dello Spi-Cgil Fvg Ezio Medeot, che se da un lato esprime la delusione per la risposta molto parziale del decreto pensioni, sia sul riconoscimento degli arretrati che sulla rivalutazione dei futuri assegni, dall’altro confida che il tavolo con il Governo, chiesto e ottenuto dai sindacati pensionati, possa portare a risultati concreti, non soltanto in tema di perequazione.

Il riconoscimento delle rivalutazioni arretrate nel montante pensionistico, la revisione del meccanismo di adeguamento all’inflazione, l’estensione della no-tax area, della 14sima e il riconoscimento del bonus di 80 euro ai pensionati. Questi i temi che i sindacati porranno unitariamente al centro del tavolo di confronto, la cui prima riunione è prevista per il 16 luglio, con l’obiettivo di arrivare a un accordo finale da recepire con la legge di stabilità 2016. Ma si punta anche a una revisione complessiva della legge Fornero, a cominciare da una maggiore flessibilità dell’età pensionabile, «intervento indispensabile – spiega ancora Medeot – anche per favorire l’accesso dei giovani al mercato del lavoro».

«Sia chiaro da subito però che diciamo no fin d’ora – precisa il segretario regionale dello Spi – a qualsiasi ipotesi di ricalcolo contributivo delle pensioni in essere, perché è escluso che la flessibilità di cui ha bisogno il sistema previdenziale si possa ottenere con ulteriori penalizzazioni per i pensionati, che hanno già pagato un prezzo durissimo alla crisi e alle politiche degli ultimi Governi». Le ragioni della mobilitazione, quindi, non riguardano soltanto la rivalutazione delle pensioni, sulla quale, naturalmente, le sedi territoriali dello Spi Cgil e del patronato Inca sono pronte a dare ai pensionati tutte le informazioni e l’assistenza, anche sulle eventuali domande di ricostruzione da presentare all’Inps in sede amministrativa. Quanto alla predisposizione di ricorsi legali individuali, la loro opportunità verrà valutata caso per caso anche alla luce dei futuri sviluppi legislativi, informando dettagliatamente i pensionati sull’iter da seguire.