Scioperano, oggi e domani, gli operatori del servizio di assistenza educativa specialistica del Comune di Cagliari, che lavorano nelle scuole elementari gestite in appalto da diverse cooperative sociali. I continui ritardi nel pagamento degli stipendi, ai quali si è accumulata la tredicesima, sono una delle ragioni che hanno spinto la Fp Cgil di Cagliari a proclamare due giornate di sciopero, come culmine di una vertenza che va avanti ormai da mesi.

“Siamo preoccupati – ha spiegato il segretario della Fp territoriale, Giorgio Pintus –, oltre che per il costante ritardo nel pagamento degli stipendi, per le incertezze sui livelli di finanziamento del servizio e, in particolare, per alcuni atteggiamenti della cooperativa Clessidra: l’introduzione di strumenti di flessibilità degli orari senza alcun confronto con i lavoratori, l’applicazione del cottimo nel calcolo della retribuzione, l’imposizione di criteri arbitrari di assegnazione delle ferie, il mancato riconoscimento del diritto alla formazione obbligatoria”.

La vertenza della Fp è più ampia e riguarda anche gli educatori delle scuole medie e superiori, in stato di stato di agitazione dal 29 novembre: “In particolare – si legge nella lettera con cui il sindacato ha avviato la mobilitazione e chiesto un incontro al prefetto –, si esprime preoccupazione per i rischi di esercizio abusivo della professione, cui i lavoratori sono esposti a causa delle iniziative programmate dalle  cooperative che gestiscono l’appalto della Citta Metropolitana”.

Agli educatori, infatti, è stato chiesto di occuparsi della somministrazione e valutazione del test di valutazione psicologica 'Scale di Vineland', un’attività che esula dal ruolo e dalle competenze del personale. Oltre a questo, la Fp "denuncia la mancata convocazione dell’incontro, indispensabile ad avviare l’iter per eleggere i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, il mancato riconoscimento dell’anzianità di servizio e l’introduzione nei nuovi contratti di norme lesive degli interessi dei lavoratori".