Il posto di lavoro e la tutela dell'ambiente sono a rischio perché mancano fondi e un progetto di prospettiva serio. A lanciare il grido d’allarme sulla situazione dei forestali della Toscana sono Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil regionali, assieme a Cgil, Cisl e Uil, che manifestano oggi (martedì 21 giugno) a Firenze, a partire dalle ore 10, davanti alla sede della Presidenza della Regione (in piazza Duomo 10). Al presidio partecipano delegati e lavoratori delle province di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Massa e Carrara, Pisa e Livorno.

L'iniziativa di lotta segue il riuscitissimo sciopero di marzo e un altro presidio (a Firenze lo scorso 7 giugno, davanti alla sede del Consiglio regionale) coi delegati di Arezzo, Siena e Grosseto. Per venerdì 1 luglio, infine, è convocato un nuovo sciopero per l’intera giornata, con manifestazione a Firenze, a partire dalle ore 10, ancora davanti alla Presidenza della Regione Toscana.

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil della Toscana intendono dare a questo settore una prospettiva di salvaguardia del territorio e di certezze occupazionali, stante “il sostanziale immobilismo della Regione, che disattende gli annunci e le promesse dichiarate in merito alla lotta dei lavoratori”. E sottolineano che “dallo sciopero di marzo ancora non è stato aperto un tavolo di confronto, e questo ci sembra un fatto grave”.

La Toscana è la regione più boscata d'Italia (oltre un milione di ettari di bosco): “È arrivato il momento – concludono i sindacati – di dire con chiarezza chi debba occuparsi della tutela del patrimonio boschivo e della prevenzione dei dissesti. Occupazione precaria, stipendi a rischio: davvero Regione e Unioni dei Comuni vogliono assumersi una responsabilità così grave sugli operai forestali? Chiediamo alla giunta regionale una presa di posizione chiara e coerente con le promesse in campagna elettorale”.