“Quando si discute di tagli alle tasse e di riduzione della pressione fiscale non abbiamo alcuna obiezione, anzi, non possiamo che apprezzare un intervento che vada in questa direzione. Prima di qualsiasi altra misura, però, vorremmo che fosse garantita ai cittadini la definitiva cancellazione delle clausole di salvaguardia, che non devono scattare per alcun motivo”. Lo affermamo Federconsumatori e Adusbef in una nota.

“Il rischio - avvertono le due associazioni - sarebbe immenso e potrebbe trascinare verso il tracollo l'intero sistema economico, dal momento che l'entrata in vigore di tali clausole comporterebbe, a regime, tra ricadute dirette e indirette, un aggravio di ben 842 euro annui a famiglia. Garantire il mancato scatto degli aumenti di Iva e accise è necessario, ma non è certo sufficiente per rilanciare l'economia”.

“Il vero regalo che gli italiani vorrebbero da un patto con il governo è la creazione di nuove opportunità di lavoro per i loro figli, per i loro nipoti, che oggi sono completamente sfiduciati e senza alcuna prospettiva”. Così Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Per questo, aggiungono, “è indispensabile destinare i fondi a disposizione del governo per la realizzazione di un piano straordinario per il lavoro” .