Abbassare le tasse ai giovani per aumentare il loro reddito disponibile e facilitare la ricerca di
un posto di lavoro. E' la proposta lanciata dagli economisti Alberto Alesina e Francesco Giavazzi. In un intervento sul Corriere della Sera i due economisti affermano che "la difficoltà di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro è un problema comune a molti paesi, ma in Italia è più acuto che altrove. Stiamo rischiando di compromettere permanentemente il futuro di in'intera generazione". Dal loro punto di vista "non è troppo tardi per intervenire, ma non si può perdere altro tempo". Alcune cose, a loro avviso, si possono fare subito e darebbero risultati immediati.
"Bisogna riformare radicalmente il mercato del lavoro abolendo la separazione fra contratti a tempo determinato e tempo indeterminato e sostituendoli con un contratto unico con protezioni e garanzie che crescono con l'anzianità sul posto di lavoro".

Alesina e Giavazzi lanciano quindi un'altra idea, ovvero quella di "modulare le aliquote delle imposte sul reddito in funzione dell'età, abbassando le tasse per i più giovani. La perdita di gettito si dovrebbe recuperare con riduzioni di spesa. Ciò aumenterebbe il reddito disponibile dei giovani e li renderebbe più indipendenti e più impiegabili perché al lordo delle imposte costerebbero meno alle imprese.