Ogni anno circa 430mila lavoratori e lavoratrici vivono condizioni di sfruttamento e lavoro nero. Di questi, almeno l’80% sono stranieri e 100mila di essi vivono in condizioni di grave sfruttamento sino a comprendere casi accertati di riduzione in schiavitù. Una situazione non più accettabile, che deve essere combattuta e superata. Con questi obiettivi è nato il network "Coltiviamo i diritti" costituito da Aiab Nazionale, Asgi, Arci, Cgil Nazionale, Flai Cgil, Fondazione Di Vittorio, In Migrazione, Legambiente, Nidil Cgil, Parsec, e Res.

Si è svolta oggi, martedì 19 luglio, la conferenza stampa di presentazione in Senato della campagna nazionale per la dignità e la legalità del lavoro in agricoltura. Le organizzazioni coinvolte, spiegano, "vogliono affrontare il problema in maniera organica, ognuna a partire dalle proprie specificità e competenze, perché la difesa dei diritti di chi lavora in agricoltura è frutto di una cultura che va sviluppata su piani diversi, solo apparentemente lontani". La campagna realizzerà azioni locali concrete per combattere il lavoro illegale e le situazioni di sfruttamento in agricoltura.

Lo scopo della campagna è curare il monitoraggio del fenomeno, di allargare la partecipazione ad iniziative già in essere e creare occasioni di confronto orientate alla costruzione di politiche a livello nazionale, di individuare nei contesti territoriali soluzioni praticabili per rendere più competitive le filiere pulite, creando e rinforzando le reti locali di protezione dei lavoratori gravemente sfruttati, sostenendo le imprese sane e valorizzando le esperienze regionali positive.

"Gli obiettivi principali che ci proponiamo – dice Sergio Giovagnoli, portavoce della campagna – sono quelli di promuovere lo sviluppo di politiche e normative per un’agricoltura di qualità e rispettosa dei diritti; stimolare le imprese a comportamenti più attenti e eticamente sostenibili; dare ai consumatori migliori strumenti per compiere scelte di consumo più responsabili; costruire un’ampia rete multidisciplinare contro lo sfruttamento in agricoltura per rafforzare le lavoratrici e i lavoratori, al fine di favorire l’emersione e la legalità del lavoro, nonché di aiutare e proteggere chi reagisce e denuncia; sostenere una informazione responsabile che favorisca una maggiore attenzione sul tema".

Alla conferenza stampa sono intervenuti lo stesso Giovagnoli, Sara Palazzoli, segretaria nazionale della Flai Cgil, Vittorio Cogliati Dezza di Legambiente, la senatrice Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto (Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia e Libertà), il senatore Giovanni Barozzino – componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e della Commissione lavoro e previdenza sociale del Senato (Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia e Libertà), l'onorevole Davide Mattiello, membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, l'onorevole Massimiliano Bernini, membro della Commissione Agricoltura della Camera, Gennaro Migliore, sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia e Andrea Olivero, viceministro delle Politiche agricole alimentari e forestali.

"Un appuntamento importante, giunto dopo un lavoro che stiamo portando avanti da molto tempo". Lo afferma il segretario nazionale della Flai Cgil, Sara Palazzoli, interpellata da Rassegna Sindacale. "Adesso il nostro obiettivo - aggiunge - è allargare il più possibile l'iniziativa, per fare massa critica e combattere duramente caporalato e lavoro nero. Inoltre torniamo a chiedere l'approvazione del disegno di legge contro il caporalato attualmente in discussione, auspicando un ddl che recepisca le nostre indicazioni".

Come struttura, il network 'Coltiviamo i diritti' "vuole essere una rete con azione vasta e sinergica tra le varie associazioni che ne fanno parte". È qui che si inserisce il ruolo del sindacato: "La Flai partecipa in modo forte - spiega Palazzoli -: grazie al presidio che abbiamo in tutto il territorio possiamo calare a livello locale l'iniziativa della rete. Fondamentale allargare l'azione anche alla società civile l'azione, bisogna mettere in campo tutto il possibile per salvare quei 430mila lavoratori sfruttati".

La presentazione è arrivata proprio nel giorno del presidio a Roma di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil a sostegno della legge contro il caporalato. "La Flai, mentre si illustrava la campagna, era anche in piazza a manifestare unitariamente con gli altri sindacati. Questo dà il senso della nostra azione diffusa, a più livelli, con lo scopo di tutelare l'esercito degli individui che lavora nel settore primario", conclude Palazzoli.