Ai nastri di partenza, in oltre 30 Paesi tra cui l’Italia, il Codice Efpia (Federazione Europea delle Associazioni e delle Industrie Farmaceutiche) sulla trasparenza (Disclosure Code). Dal 30 giugno le imprese farmaceutiche aderenti a Farmindustria pubblicheranno i dati per l’anno precedente relativi sia ai rapporti di collaborazione con i medici e le organizzazioni sanitarie, sia alla ricerca e sviluppo. "Una scelta - nell’ottica di un sistema salute sempre più trasparente e attento ai bisogni degli italiani - che le imprese del farmaco hanno fatto con piena convinzione. Dalla collaborazione medici-industria risultati concreti e positivi. Vivere. di più e meglio. La vita media si è allungata. Si vive di più e meglio". Così spiega Farmindustria in una nota.

"Si vive di più grazie anche alla R&S è aumentata l’aspettativa di vita, come testimonia l’Orologio della Vita: quindici secondi al minuto, sei ore al giorno e 3 mesi all’anno. E meglio. Infatti nei Paesi più avanzati oggi 2 persone su 3 con una diagnosi di cancro sopravvivono dopo 5 anni, 30 anni fa non arrivavano a 1 su 3 (l’83% di questo progresso si deve ai nuovi farmaci); l’HIV è diventata una patologia cronica. E un ragazzo di 20 anni con la diagnosi del virus ha una aspettativa di vita di 70 anni; l’epatite C è curabile. I nuovi farmaci potranno, nei prossimi anni, guarire oltre il 90% dei pazienti".

Risultati possibili, a vantaggio dei pazienti, anche grazie all’interscambio continuo tra imprese e medici che ha contribuito allo sviluppo di numerosi farmaci innovativi. "Sono 7.000 – sottolinea l'associazione – i farmaci in studio a livello internazionale frutto di una ricerca open innovation con un network molto ampio che genera innovazione. I dati – che saranno pubblicati nel pieno rispetto della normativa italiana sulla privacy – riguarderanno i singoli professionisti che hanno firmato il consenso e, in forma aggregata, tutti gli altri". 

La collaborazione tra imprese del farmaco e medici, già da tempo molto ben regolata, si articola in diversi ambiti di attività: ricerca e sviluppo di nuovi farmaci attraverso gli studi clinici svolti negli ospedali, nelle università e nelle strutture sanitarie pubbliche e private; consulenze scientifiche; seminari e convegni scientifici, che offrono informazione e aggiornamento; supporto ai congressi e corsi Ecm (Educazione continua in medicina) organizzati da strutture pubbliche, università, società scientifiche e provider accreditati Ecm.

Questi rapporti, oltre ad essere disciplinati da norme nazionali e internazionali, si fondano sul rispetto reciproco dei ruoli, in un quadro trasparente di regole deontologiche di Farmindustria, che prevedono controlli rigorosi effettuati secondo precisi iter istruttori da organismi terzi, presieduti da magistrati indicati dal Presidente della Corte di Cassazione. "Proprio lo scambio di conoscenze tra imprese e medici – conclude la nota –, con il loro patrimonio di sapere e di esperienze sul campo, permette di raccogliere informazioni utili al percorso di ricerca e sviluppo e, dunque, di avere a disposizione farmaci sempre più efficaci per i bisogni di salute dei pazienti".