“Il decreto approvato il 20 giugno e comunicato oggi dalla Ministra Marianna Madia durante il question time alla Camera è un vero passo in avanti per i servizi educativi, e quindi per le insegnanti e le educatrici di Roma e del Lazio. Da anni, attraverso mobilitazioni e campagne di sensibilizzazione, chiediamo con proposte concrete di stabilizzare le lavoratrici di nidi e materne. La stabilità per chi lavora è la precondizione per la messa in sicurezza di un servizio tanto importante per i bambini e per le comunità. Un servizio che i tagli e il blocco del turn over sul personale stanno seriamente pregiudicando, precarizzando non solo il lavoro ma la stessa offerta di servizi”. Con una nota Natale di Cola, Segretario Generale della Fp Cgil Roma e Lazio, commenta il contenuto del piano triennale straordinario per le assunzioni nei servizi all’infanzia.

“Non sappiamo – continua il sindacalista - se il testo conterrà tutti i suggerimenti che abbiamo avanzato in questi anni, in particolare i percorsi di stabilizzazione per il personale già passato attraverso procedure selettive, e se le graduatorie verranno prolungate per permettere di porre rimedio ai troppi limiti alle assunzioni ed errori del passato. Ma se le indiscrezioni, le dichiarazioni e le bozze che circolano dovessero essere confermate, siamo di fronte a qualcosa di più di uno spiraglio. Ci sono le condizioni per restituire a queste lavoratrici una parte della dignità che è stata loro negata ed ai romani un servizio un po’ più solido”.

“Il neo Sindaco Virginia Raggi e la nuova amministrazione non aspettino troppo a lungo, pianifichino un percorso di stabilizzazione per le migliaia di precarie romane e aprano un confronto con le organizzazioni sindacali per gestirlo. È un settore che caratterizza la pubblica amministrazione capitolina e va garantita la sua sopravvivenza se si vuole anche solo avere le condizioni per poi rilanciarlo. Da parte nostra – conclude Di Cola - ci sarà tutto l’impegno necessario per portare a casa un risultato importante per la Capitale e per il suo futuro”.