È decisamente contro la “politica dei due tempi”, Cesare Damiano, Pd, ex ministro del Lavoro e ora relatore in commissione Lavoro sul ddl Fornero, intervistato da Il Sole 24 Ore. “II governo vuole una rapida approvazione della riforma del lavoro. Ma noi vogliamo, che altrettanto velocemente, si risolvano alcuni temi sociali particolarmente seri, come gli esodati e lo slittamento di un anno dell'ingresso dei nuovi ammortizzatori sociali (l'Aspi) visto che la crisi non fìnirà nel 2012”.

Alla domanda se ci siano i tempi per un rapido ok alla riforma del lavoro Damiano risponde: “II nodo è politico. Comprendo l'esigenza del premier, Mario Monti, di presentarsi al Consiglio europeo del 28 giugno con il Ddl Fornero approvato. Ma il governo deve trovare una soluzione anche ai lavoratori senza lavoro e senza pensione (i cosiddetti esodati), non essendo sufficiente il decreto che copre appena 65mila persone. Serve un accordo contestuale. Non accetteremo prima il disco verde sulla riforma del lavoro, e poi la soluzione per gli esodati”. Ma non solo. Per il Pd un'altra priorità è rappresentata dagli ammortizzatori sociali. “La crisi non si esaurirà nel 2012 – spiega Damiano – e quindi è opportuno che l'introduzione dei nuovi sussidi sia rimandata di un anno. Questo perché con una fase di recessione che dura le imprese potrebbero accelerare i processi di ristrutturazione e di mobilità e creare così già da quest'anno, un picco di disoccupazione socialmente inaccettabile”.