I 980 addetti del Coime di Palermo dal mese di novembre percepiranno in busta paga gli adeguamenti retributivi previsti dal contratto nazionale degli edili. La richiesta dell’aumento contrattuale era stata avanzata da Feneal, Filca e Fillea  alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che  ha annullato il blocco della contrattazione nazionale aziendale del pubblico impiego. Oggi lo sblocco della vertenza a un incontro tra i sindacati degli edili e l’amministrazione comunale. La sentenza della Corte Costituzionale avrà quindi una sua prima applicazione a Palermo in favore dei lavoratori del Coime. Otterranno in media 130 euro mensili al contratto di terzo livello.

“E’ stato un incontro positivo. Il vicesindaco Arcuri ha confermato la legittimità delle nostre richieste circa il riconoscimento degli aumenti contrattuali maturati dai precedenti contratti e fino al luglio 2015” – dichiarano I segretari provinciali di  Feneal Filca e Fillea, Angelo Gallo, Dino Cirivello e Francesco Piastra - Esprimiamo soddisfazione, le organizzazioni sindacali  avevano visto giusto. Da ora in poi i lavoratori del Coime saranno agganciati alle dinamiche retributive previste dai prossimi rinnovi contrattuali, sia quello nazionale che territoriale dell’edilizia, di cui è in corso la stesura”.