"Esprimiamo solidarietà e vicinanza a tutti i lavoratori de l'Unità, giornalisti e poligrafici, impegnati in una difficile vertenza, che da domani saranno in sciopero ad oltranza". È quanto afferma in una nota la Cgil. "L'auspicio - prosegue il sindacato di Corso d'Italia - e che sia fatto il massimo sforzo da parte di tutti i soggetti interessati per salvaguardare i posti di lavoro". È necessario, inoltre, - conclude la Cgil - aprire un tavolo di trattative e mettere in campo tutti gli strumenti per rilanciare e garantire un futuro solido ad una voce storica e prestigiosa del giornalismo italiano, come quella del quotidiano fondato da Antonio Gramsci".

"Voglio esprimere la solidarietà mia e di tutto lo Spi Cgil ai lavoratori e ai giornalisti de L'Unità, che cominciano uno sciopero ad oltranza per i reiterati comportamenti antisindacali da parte dell'editore. Sono di quella generazione che ha portato questo giornale casa per casa e in tutti i luoghi di lavoro. Vederlo così oggi fa male e fa arrabbiare. L'Unità che tanto ha rappresentato per una comunità politica di persone non può e non deve fare questa fine. Lo dico anche al Pd: se davvero si rifà alla storia della sinistra italiana non può permettersi di lasciar morire così il giornale fondato da Antonio Gramsci". Lo dichiara il segretario generale dello Spi Cgil, Ivan Pedretti.

Ai colleghi dell'Unità va anche la solidarietà e la vicinanza della redazione di Rassegna Sindacale.