Il XVI congresso della Cgil siciliana si terrà a Palermo dall’8 al 10 novembre e coinvolgerà 302 delegati in rappresentanza di 386 mila iscritti nell’isola . Il 20 giugno cominceranno le assemblee nei luoghi di lavoro, dal 15 al 23 ottobre si terranno i congressi delle Camere del lavoro e dal 24 al 31 ottobre quelli delle categorie regionali. Il percorso si concluderà col congresso nazionale in programma a Bari dal 22 al 25 gennaio.

“Cercheremo in questo periodo - ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, aprendo il direttivo regionale - di fare vivere e dare forza ai temi che poniamo alla base della discussione: il lavoro, lo sviluppo, i diritti l’uguaglianza e la solidarietà. Viviamo un momento politico - ha sottolineato - che presenta contraddizioni rispetto a quelli che sono da sempre i principi ispiratori della linea della Cgil, come dimostra anche l’approccio al tema dei migranti, che rende necessario per quanto ci riguarda un serrare le file. Peraltro mai come oggi intendiamo esercitare la nostra pressione anche perché su temi come lo sviluppo del mezzogiorno la lotta alla mafia il programma di governo non mostra la dovuta attenzione”.

Sul fronte della politica regionale Pagliaro ha sottolineato “la storia che si ripete di un governo senza maggioranza col conseguente stallo dell’azione politica e l’immobilismo più completo su tutti i fronti”. “Di nuovo - ha detto Pagliaro - ci troviamo di fronte all’assenza di un pensiero lungo della politica, come dimostrano i documenti economico-finanziari e la mancanza di iniziative per i settori produttivi e per l’occupazione. Inoltre tutte le vertenze aperte sono al palo: dalla Formazione professionale, alla gestione dei rifiuti, dalla questione precariato alle aree di crisi, alla questione dell’accelerazione della spesa nell’ambito dei Patti per la Sicilia e le aree metropolitane, alle ex province”.

Per Pagliaro oggi “c’è bisogno di leggi organiche chiare e comprensibili come la riforma della macchina amministrativa regionale e di dare segnali chiari per quanto riguarda la legalità e la lotta alla corruzione”. Pagliaro manda a dire a Cisl e Uil di “riprendere un forte dialogo per rilanciare la piattaforma sindacale unitaria sui temi della legalità e dello sviluppo e dare incisività al confronto col governo regionale sugli obiettivi prefissati”.