“Il governo ha varato una Legge di stabilità che non risponde all'emergenza lavoro”. A dirlo è il segretario generale della Cgil di Mantova Massimo Marchini, in un intervento pubblicato sul quotidiano La Gazzetta di Mantova: “Manca un vero e proprio piano per l'occupazione giovanile, nonostante i provvedimenti come le costosissime misure di decontribuzione per i nuovi assunti con il contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act, con la cancellazione dell'articolo 18, il demansionamento e la video-sorveglianza del lavoratore”. Marchini contesta anche le misure fiscali contenute nella Legge: “La cancellazione della Tasi anche alle abitazioni di maggior valore ne rivela l'iniquità dell'impostazione. Era molto meglio ripristinare il principio della progressività del prelievo, utilizzando le risorse per sostenere consumi e investimenti e per creare occupazione giovanile. Perfino la Commissione europea ha indicato come priorità una riduzione della tassazione sul lavoro e sulle imprese”.

Per il segretario generale della Cgil di Mantova è necessario “un intervento mirato a favore dell'occupazione, a questo servono le risorse per realizzare un piano di investimenti pubblici. Noi siamo ancora legati a un’idea antica e largamente condivisa nel paese: il lavoro si crea con gli investimenti e non per decreto”. La Cgil, infine, si dice pronta a confrontarsi con il governo per “una vera riforma fiscale, che parta dalla redistribuzione dei redditi, scegliendo di ridurre la tasse cominciando da chi in questi anni ha subito la perdita di potere d'acquisto. Una vera riforma fiscale riduce la tassazione sui redditi e tassa il patrimonio, ma soprattutto fa della lotta all'evasione una vera battaglia, perché va colpito chi evade le tasse, non chi le paga”. In conclusione, Marchini considera “sbagliato non introdurre la flessibilità di accesso alla pensione” e “riteniamo inaccettabile lo stanziamento di soli 300 milioni di euro per rispondere all'esigenza di rinnovare i contratti pubblici, fermi dal 2009”.