I lavoratori del gruppo Rai hanno approvato col 58 per cento dei voti a favore l'ipotesi di rinnovo del Contratto collettivo di lavoro 2018-2022 per quadri, impiegati e operai, sottoscritto tra azienda e sindacati lo scorso 28 febbraio, ponendo così fine al vuoto contrattuale che si protraeva da quasi cinque anni. "Abbiamo fatto un contratto solidale, guardando ai più giovani, alle fasce di retribuzione più basse, ma abbiamo anche pensato all'evoluzione delle tecnologie e alla professionalità" spiegano Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Informazione e Libersind-ConfSal: "Dopo anni di fermo e di rinnovi che guardavano essenzialmente alla parte economica, si è raggiunta un'intesa che rivede profondamente la classificazione del personale, introduce nuove figure, innova profondamente il sistema produttivo aziendale. Si introducono anche maggiori tutele per la genitorialità, la malattia, la flessibilità oraria, il diritto allo studio, i congedi parentali frazionati a ore".
Gli aumenti, determinati in buona parte da avanzamenti di livello di molte figure professionali, sono sui minimi di 52 euro per i più giovani e di 50 euro (40 + 10) per i lavoratori con maggiore anzianità. Per il pregresso l'azienda, nel mese di aprile erogherà una somma una tantum di 900 euro uguale per tutti, favorendo i livelli più bassi e i più giovani. "Ora - concludono i sindacati - dovremo lavorare sulle politiche attive, l'ingresso di nuovo personale nelle tante aree produttive che sono in sofferenza, sia per il cambiamento tecnologico sia per le uscite per pensionamento. Al contempo bisognerà guardare alla stabilizzazione dei tanti lavoratori che, con contratti atipici, in Rai lavorano da tanti anni svolgendo attività indispensabili".