La Cia partecipa all'iniziativa della Cgil e esprime apprezzamento per la proposta di legge contro il capolarato. La confederazione degli agricoltori lo afferma in occasione della presentazione della campagna "Stopcaporalato" promossa dalle categorie degli edili (Fillea) e dell'agroindustria (Flai) della Cgil che si è tenuta oggi a Roma.

"La Cia ritiene che la proposta di legge di inserire nel nostro ordinamento giudiziario il reato di caporalato sia meritevole di considerazione e di approfondimento - si legge in una nota dell'organizzazione degli agricoltori - nello stesso tempo non bisogna mai dimenticare che - avverte la Cia - non tutti i risultati possono essere raggiunti con la repressione e che, soprattutto in tema di 'lavoro nero' e sommerso, occorre diversificare gli interventi, affiancando al controllo ed alle sanzioni, due leve altrettanto essenziali: gli incentivi all'occupazione e alla stabilizzazione e la semplificazione degli adempimenti".

"Questo è ciò che chiede il mondo del lavoro agricolo ed è doveroso realizzarlo - si legge ancora nella nota della Cia - partendo dagli strumenti che già sono disponibili e che contengono proposte concrete come l'Avviso Comune sul lavoro e la previdenza agricola che il settore 1 anno e mezzo fa ha consegnato invano al governo".

Da ultimo, la Cia condivide l'esigenza - espressa dal segretario generale della Cgil Susanna Camuso, nelle sue conclusioni - di una modifica dell'attuale legge sull'immigrazione. "Vanno rimossi - secondo la Cia - quei meccanismi che hanno creato inutili rigidità e, di fatto, favorito l'aumento di forme irregolari di lavoro".