La Fillea Cgil organizza un’iniziativa sui cantieri edili in corso a Palermo e in Sicilia per fare un punto sullo stato delle infrastrutture e sul funzionamento dei protocolli di legalità nel mondo degli appalti. “Cantieri e legalità: una risposta per il lavoro e per il futuro” è il titolo della tavola rotonda che si terrà il 6 luglio a villa Niscemi alle ore 9,30.

L’iniziativa è stata indetta dal sindacato per ricordare i morti dell’8 luglio 1960 a Palermo, Francesco Vella e Andrea Gangitano, sindacalisti della Fillea uccisi nel corso degli scontri per strada con le forze di polizia durante una manifestazione vietata dal governo Tambroni. L’8 luglio sarà deposta una corona dove si trova la lapide, in via Maqueda (all’altezza di via Napoli).

Ance, cassa edile, Anas, Rfi, commissione parlamentare antimafia europea
sono i soggetti che interverranno all’incontro, coordinato dal giornalista Salvo Toscano. La Fillea presenterà una rassegna sullo stato dei cantieri, sulla realizzazione dei progetti già avviati e finanziati negli ultimi dieci anni e su tutte le risorse finora stanziate con delibere Cipe e su quelle che occorrono per concludere le opere.

“Attualmente in ballo ci sono 5 miliardi di euro realmente disponibili per la realizzazione di opere che riteniamo strategiche. Per completarle occorrerebbero altri 4 miliardi – dichiara il segretario della Fillea Cgil Sicilia Franco Tarantino, che terrà la relazione introduttiva –. Tra queste opere strategiche ci sono gli assi stradali: la Siracusa-Gela, la Nord-Sud, la Camastra-Gela e la Ragusa-Catania oltre all’asse ferroviario Catania-Messina”.  Alla tavola rotonda – presieduta dal segretario Fillea Cgil Palermo Mario Ridulfo – partecipano la segretaria generale Cgil Sicilia Mariella Maggio, Domenico Cutrale, vice presidente Ance Sicilia, Fabio Sanfratello, presidente Cassa edile, Andrea Cucinotta, direzione regionale Rfi, Giancarlo Perrotta, responsabile legalità Anas, e la presidente della Commissione antimafia del parlamento europeo Sonia Alfano.

“Per quanto riguarda la legislazione europea, chiediamo l’applicazione della norma sui ‘distacchi’, per italiani assunti all’estero e distaccati in Italia – aggiunge Tarantino –. La costruzione di un sistema infrastrutturale, già finanziato, che punti a norme per il rispetto della legalità dei cantieri, è la carta che in questo momento la Sicilia ha in mano in direzione dell’avvicinamento del Mezzogiorno all’Italia”.