“Un patto per il lavoro finanziato da una patrimoniale e l'utilizzo dei fondi della Cassa depositi e prestiti non solo per comperare quote necessarie a ridurre il debito, ma anche per spingere gli investimenti industriali”. La proposta è del segretario generale della Cgil Susanna Camusso che, in una intervista a Repubblica, chiede al governo di “non limitarsi alle lamentele e agli annunci: deve agire”.

Per Camusso è vero, come ha detto il ministro Fornero, che “banche e industriali hanno forti responsabilità”, ma pesa anche il fatto che “questo esecutivo ha guardato solo al rigore” e “non si è accorto che l'emergenza era il lavoro”. "Fino ad ora - afferma il segretario Cgil - sulla politica industriale questo esecutivo ha avuto un atteggiamento uguale a quello dei precedenti: assenza totale".

Quanto all'annuncio, sempre da parte del ministro del Lavoro, dell'intenzione del governo di incontrare i vertici della Fiat, “sarò rincuorata - dice il segretario generale della Cgil - solo quando vedrò che l'azienda investe, per adesso non vedo nulla”. Mentre dal Governo Camusso si aspetta che faccia "quello, per esempio, che fece l’esecutivo tedesco quando la Fiat cercava un accordo con la Opel. Intervenga, chieda, controlli, produca opportunità, decida se possiamo permetterci o meno di uscire dal settore auto. Pensi, per esempio, a creare le condizioni affinché in questo Paese possa venire qualcun altro a produrre, creando concorrenza".

Il ministro Fornero ha anche parlato della necessità di restituire dignità agli operai e su questo Camusso si dice "contenta che il governo si accorga degli operai e ne riconosca il ruolo". Ma, per il leader della Cgil, ora serve "un cambio di rotta perché le riforme finora fatte da questo esecutivo hanno contribuito a togliere loro dignità".

Camusso cita la legge sulle pensioni e sul lavoro, il "disastro che il governo è stato capace di fare sul caso esodati". E ancora, "l’assenza di equità anche nella spending review, che confonde lavoro e burocrazie e che pensa che, per risanare i conti, basti tagliare posti".