Sono in stato di agitazione i lavoratori dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari e del Radiotelescopio di San Basilio per protestare contro l’accorpamento, deciso dall’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf) tra la struttura sarda e quella di Bologna. "Una scelta - si legge in una nota della Flc Cgil Sarda - che sposta i centri decisionali a Roma e mina l’autonomia di una struttura di eccellenza, con riflessi disastrosi per le prospettive dell’Osservatorio, le attività di ricerca connesse e i livelli occupazionali".

"Lo stato di agitazione proclamato dalle rappresentanze sindacali unitarie, riguarda i turni di lavoro al Radiotelescopio di San Basilio con effetti che saranno evidenti alla comunità scientifica nazionale e internazionale a metà maggio: in quel periodo infatti - spiega la Flc Cgil - si svolgerà la fase di raccolta dei dati ricevuti dalle antenne di tutto il mondo ma ai gruppi di ricerca internazionali non arriveranno quelli di San Basilio".

Una scelta certamente sofferta quella dei lavoratori, che arriva dopo la conferma di un processo annunciato dall’Inaf a febbraio scorso. "Una decisione - ribadisce la Cgil - del tutto ingiustificabile e pericolosa per le prospettive di sviluppo economico e tecnologico in un settore, quello aerospaziale, che la stessa Giunta regionale ha indicato come strategico.