Nuovo incontro oggi (venerdì 30 novembre) a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico, per la vertenza della Ball Beverage Packacing. La multinazionale americana, produttrice di lattine in alluminio, ha disatteso gli impegni assunti presso il ministero lo scorso 15 novembre, decidendo di cessare dal 20 novembre la produzione presso lo stabilimento di San Martino sulla Marruccina (Chieti) e licenziando i 70 dipendenti. “L'impianto - commenta Mirco Rota della Fiom Cgil nazionale - deve continuare a produrre e a impiegare chi in questi anni, con il proprio lavoro, ha permesso all’azienda di raggiungere risultati molto buoni. Il governo impedisca questa scorribanda industriale, che può diventare un pessimo modello di relazioni industriali, per di più irrispettoso del nostro paese”.

Al ministero la Fiom ribadirà di non poter accettare "che venga chiuso l'impianto in modo così sfacciato e irriguardoso nei confronti dei lavoratori e delle Istituzioni". Per Mirco Rota, se la Ball "non modificherà la propria posizione di chiusura del sito e di procedere con i licenziamenti immediati, chiederemo al governo di utilizzare tutte le sue possibilità di intervento nei confronti di questa azienda, che continua a mantenere un comportamento detestabile, a cominciare dal convocare da subito i principali clienti (come Coca Cola, San Benedetto, San Pellegrino, Peroni, Heineken, Campari, Carlberg) che, a fronte del loro codice etico, non possono tacere di fronte a un loro fornitore che ha questi comportamenti”.