"Acea. La prima cosa che mi chiedo e su cui vi invito a riflettere è se il Comune di Roma intende davvero svolgere a pieno titolo il suo ruolo di azionista per il 51 per cento. Credo che lo debba fare". Cosi' il segretario della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino nel suo intervento al seminario "Acea tra certezze e futuro" organizzato dal circolo Pd Acea.

"Sul destino di quest'azienda - continua - dovremmo avere un quadro chiaro, a livello locale e anche a livello nazionale. I tentativi della senatrice Lanzillotta di privatizzare l'azienda e i servizi, tentativi reiterati, vanno fermati. Subito. E chiedo al Pd di operare in questo senso perchè le ricadute di un simile piano andrebbero a colpire i soliti noti, i lavoratori e i cittadini".

"Se i famosi parametri non sono stati raggiunti - aggiunge - non è di certo colpa dei lavoratori che per anni hanno pagato il prezzo delle ristrutturazioni aziendali. E pensare di continuare a falcidiare i loro diritti, addirittura ope legis, è una prospettiva che non accettiamo. Chiediamo che questa discussione venga definitivamente archiviata". "Un altro punto centrale, decisivo - prosegue Di Berardino - è il piano industriale. Dovremmo innanzitutto capire in quale direzione stiamo andando. Non abbiamo bisogno di giochetti finanziari, ma di un piano industriale vero, strategico. E' utile ragionare su come Acea possa essere uno dei motori del nuovo modello di sviluppo di Roma e del paese. Ci auguriamo che una volta approntato il piano industriale, si riesca poi ad aprire un dibattito sul futuro di questa azienda. Non vorremmo dover iniziare l'anno con nuove mobilitazioni per pretendere che vengano tutelati i diritti".