La protesta èstata organizzata da Filcams, Fisascat e Uiltucs per la vertenza dei servizi di pulizia, ausiliariato e decoro degli istituti scolastici statali, denunciando una situazione inaccettabile con il ministero dell’Istruzione e il governo che non hanno utilizzato le risorse necessarie per dare continuità di occupazione e di reddito. “È sempre più vicino – ricordano i sindacati - l'avvio del processo d'internalizzazione dei servizi dal 1° marzo 2020, con la prosecuzione del servizio fino a febbraio 2020, garantito dalle risorse stanziate con il decreto scuola”. È quindi necessario fare in modo che gli addetti del settore, quotidianamente alle prese con un lavoro faticoso e non certo gratificante e comunque di grande importanza per l’igiene delle scuole e quindi di bambini e ragazzi che le frequentano, non debbano confrontarsi non solamente con riduzioni di personale, ma anche con condizioni di lavoro (come spostamenti, diminuzione e frammentazione d’orario, etc…) che compromettono il buon funzionamento delle loro attività. È previsto un presidio a Roma, in piazza Montecitorio, a partire dalle 9.30.
È ora di scioperare
Il 21 gennaio la protesta nazionale degli addetti alle pulizie delle scuole: a rischio ci sono cinqu mila posti di lavoro e il peggioramento delle condizioni per gli addetti. Interviene Domenica Amadeo, delegata Filcams Cgil. A cura di Simona Ciaramitaro
21 gennaio 2020 • 08:47