"Le disastrose conseguenze degli eventi sismici e dei sempre più frequenti eventi calamitosi impongono alle Istituzioni, nazionali e locali, e alla comunità scientifica di rinnovare il responsabile impegno a sviluppare la cultura della previsione e della prevenzione cui far corrispondere una costante e puntuale azione di vigilanza e controllo del territorio e dell'ambiente". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del trentennale del terremoto dell'Irpinia, in una lettera inviata ai Presidenti della Regione Campania, Stefano Caldoro, della Basilicata, Vito De Filippo, e della Puglia, Nichi Vendola che sarà letta nelle manifestazioni in ricordo dei tragici giorni del sisma.
"La memoria del catastrofico terremoto del 23 novembre 1980 che sconvolse vaste aree della Campania e della Basilicata, interessando anche alcuni Comuni della provincia di Foggia - scrive Napolitano - suscita ancora profonda emozione per l'immane tragedia che segnò le popolazioni e stravolse l'assetto sociale ed urbanistico del territorio".
"Le manifestazioni organizzate nella ricorrenza del 'trentennale' - prosegue la lettera - costituiscono una importante occasione per ricordare le quasi tremila vittime, le migliaia di feriti, le sofferenze e i gravi disagi, protrattisi nel tempo, per i circa trecentomila senzatetto. La ricorrenza è anche occasione per ricordare l'opera di tutti coloro che accorsero, con straordinario slancio di solidarietà, da tutte le parti del paese, per prestare i primi soccorsi, affiancando lo sforzo dei Corpi dello Stato. Di fronte a quel drammatico evento si manifestò la generosa mobilitazione della Comunità internazionale, di Regioni, di Provincie e di Comuni che 'adottarono' singole realtà colpite per accompagnarle nel difficile percorso del recupero di condizioni di normalità".
Terremoto Irpinia: Napolitano, più prevenzione e controllo
23 novembre 2010 • 00:00