"Il sistema bancario del Lazio, per la farraginosità delle procedure, non è ad oggi in grado di garantire l’anticipazione degli ammortizzatori sociali di cui le lavoratrici ed i lavoratori hanno bisogno". Così, in una nota, i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil Michele Azzola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica. "Per la verità - continuano - le criticità non derivano solo dal sistema bancario, ma anche dai tantissimi datori di lavoro che non forniscono ai lavoratori copia della richiesta fatta all’Inps di cassa integrazione, determinando il fallimento sul nascere dell’anticipazione. Alle lavoratrici e ai lavoratori invece che riescono a districarsi tra informazioni carenti e moduli da riempire, arriva la ciliegina sulla torta: la discrezionalità del direttore di filiale sulla possibilità di concedere l’anticipazione".

I sindacati rilevano che "al tavolo di monitoraggio istituito presso la Regione Lazio, nonostante tutti gli sforzi fatti anche dalla Regione per facilitare il compito delle banche, l’Abi non è stata in grado di fornire i dati su quante anticipazioni sono state erogate, quante richieste di anticipazione sono arrivate. Rimane purtroppo il dato di realtà e cioè che ad oggi soldi in tasca dei lavoratori non sono arrivati".

"Per anni - proseguono - in questo paese il lavoro pubblico è stato, spesso, offeso ed umiliato, ma quando è arrivata l’emergenza gli ospedali pubblici hanno funzionato, al contrario di Rsa e case di cura, l’Inps subissata da un numero di richieste enorme è stata in grado di reggere e dare risposte sul fronte della cassa integrazione ordinaria e del fondo d’integrazione salariale , la stessa Regione Lazio che improvvisamente (come l’Inps del resto) si è trovata a organizzare il lavoro in smart working non programmato, ha retto alle migliaia di richieste di cassa integrazione in deroga dimostrando di essere la regione che ha lavorato il maggior numero di richieste".

"Il sistema bancario ad oggi si è rivelato carente e farraginoso, alimentando i nostri timori sulla tenuta del paese - concludono -. Le nostre preoccupazioni sono confermate per un verso dalla Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza che segnala un crollo generale di tutte le attività criminose, l’unica che registra una crescita è l’usura. Dall’altra è evidente che le famiglie che sono in ammortizzatore e ancora non percepiscono soldi sono sull’orlo della disperazione. Le banche devono ora dimostrare di essere all’altezza della situazione e snellire le procedure per erogare subito le anticipazioni, altrimenti diventa inutile la procedura, il tempo delle chiacchiere è finito. Se le banche non saranno in grado di snellire ed erogare l’anticipazione, l’Inps faccia uno sforzo ulteriore ed eroghi direttamente e in fretta tutte le forme di sostegno al reddito".