"Mentre il ministero dello Sviluppo economico sta lavorando con il sindacato per costituire un tavolo con l'azienda, Treofan-Jindal inoltra alle organizzazioni sindacali e alla Rsu di Battipaglia (Salerno) l'avvio di procedura di cessazione delle attività produttive, chiudendo lo stabilimento". A dirlo sono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, secondo cui venerdì 25 gennaio "nello stabilimento è arrivato un gruppo di guardie giurate a presidiare lo stesso, senza che i vertici italiani e di Battipaglia fossero informati di nulla. Poco dopo l'azienda informava che in giornata avrebbero inviato la procedura di chiusura dello stabilimento di Battipaglia; subito dopo arrivava una lettera dei vertici di Treofan- Jindal nei confronti di tutti i lavoratori Italiani del gruppo in cui descrive la decisione come necessaria a salvaguardare il futuro della società".

Inoltre, scrivono i sindacati, "mentre chiudono Battipaglia, continua lo svuotamento di ordini del prodotto di punta dallo stabilimento di Terni. Tutto ciò è inaccettabile: non tollereremo oltre le angherie della società indiana, la prossima settimana avvieremo piu energiche manifestazioni dei lavoratori del gruppo individuando anche un presidio sotto l'ambasciata indiana. Ci aspettiamo un vigoroso intervento del governo italiano nei confronti dell'India, per il grave strappo di relazioni istituzionali prodotto dalle azioni del gruppo Jindal". A questo punto, conclude la nota, "non è piu rinviabile una convocazione urgente da parte del ministero per discutere in quella sede il piano di cessazione delle attività avviato dal gruppo Treofan-Jindal".