Indetto lo stato di agitazione di giornalisti e tecnici di Sportmediaset, a seguito della decisione aziendale di cancellare la testata a partire da lunedì 17 giugno, a un anno soltanto di distanza dai Mondiali. “Pur comprendendo le esigenze riorganizzative, restano forti perplessità sui tempi e i modi di attuazione. Stupisce che questo tipo di scelta coinvolga una redazione che da anni ha la prerogativa della multimedialità”, spiega il comitato di redazione in un comunicato: “Al nostro interno ci occupiamo, oltre che dei normali tg, di motori con eventi e speciali sviluppati sui diritti già acquisiti di formula E, di trasmissioni e speciali legati al calciomercato, al campionato, alle qualificazioni a Euro 2020, al torneo della Nations League. La redazione da anni è impegnata nella gestione e sviluppo del sito internet Sportmediaset.it, oltre che di molteplici attività social. Siamo in attesa della definizione dei diritti della Champions League che porterebbero ulteriore lavoro gestionale. Per la prossima stagione è già stato confermato il programma Tiki Taka e altri due sono allo studio”.

Il Cdr di Sportmediaset spiega che “per tutto questo lavoro multimediale e trasversale la redazione sportiva non può essere parificata alle altre redazioni news. Facile quindi prevedere oggettive difficoltà di integrazione in una realtà come l'agenzia Newsmediaset”. I giornalisti, dunque, esprimono “preoccupazione anche perché nel giro di una settimana è stato chiuso il telegiornale sportivo serale, è stato ‘tagliato’ il nostro studio televisivo e ora arriva la chiusura della testata creata solo nove mesi fa. Tutto questo a un anno di distanza dalla trasmissione dei Mondiali di Russia 2018 sulle reti Mediaset che, grazie al nostro lavoro, sono stati un grande successo universalmente riconosciuto”.