Continua lo stato di agitazione dei lavoratori della Sirti, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione. Nell’ultimo incontro avuto con il management, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil dichiarano che “a fronte della situazione creatasi in Sirti con l'intervento delle istituzioni preposte al controllo sul corretto utilizzo degli ammortizzatori sociali, dovuta a un’indisponibilità aziendale a confrontarsi proprio sul corretto utilizzo degli stessi da monitorare con le Rsu, hanno dovuto, ancora una volta, prendere atto della completa indisponibilità dell'azienda alla tutela del salario delle lavoratrice e dei lavoratori impattati”.

I coordinatori nazionali Rosita Galdiero (Fiom), Marco Giglio (Fim) e Michele Paliani (Uilm) hanno “chiesto la disponibilità, accantonato il tema del corretto utilizzo degli ammortizzatori sociali, che è al vaglio degli organi preposti, a riprendere la discussione con Sirti sul nuovo piano sociale e sull'integrativo disdettato dall'azienda”, ma anche in questo caso hanno dovuto registrare “la completa chiusura da parte dell'azienda”. Da qui la conferma dello stato di agitazione proclamato nel mese di luglio, “esperendo il passaggio conclusivo di adire la Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi essenziali, dopo il mancato accordo sull'esame congiunto per le prestazioni essenziali”.