“Siamo al fianco dei rider che in questi giorni stanno scioperando a Bologna, dopo che Just Eat ha cessato l’appalto con Food Pony, lasciando così a casa decine di lavoratori. L’azienda propone nuove assunzioni con meno tutele e diritti e non garantisce la continuità occupazionale per coloro che hanno appena perso il lavoro. Vicenda analoga, purtroppo, anche a Firenze”. A denunciarlo è la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti

Per la dirigente sindacale, a fronte del dibattito pubblico e “dell’intervento legislativo che dovrebbe offrire nuove tutele ai rider, molte imprese del food delivery stanno paradossalmente peggiorando ulteriormente le condizioni di lavoro: tagliano i costi, abbassano continuamente le tutele, abusano del lavoro autonomo occasionale, senza tutele previdenziali e assicurative e con i pagamenti a cottimo. Questo non può essere il lavoro del futuro”. Per Scacchetti serve “approvare la legge e, soprattutto, aprire un confronto con il sistema delle imprese per inserire questi lavoratori nelle tutele dei contratti collettivi nazionali di lavoro, come i rider rivendicano giustamente da tempo e come, insieme a Cisl e Uil, abbiamo chiesto anche al tavolo ministeriale dello scorso anno”.