“Paola Clemente non c’è più da otto anni. Il suo ricordo vive ogni giorno nelle lotte della Cgil e della Flai in Puglia e in ogni parte d’Italia, in agricoltura come in tutti i settori, contro lo sfruttamento del lavoro e ogni forma di caporalato, praticato da pseudo imprenditori parassiti sociali che si nutrono della fatica di uomini e donne costrette da ricatto del reddito a lavorare in qualunque condizione. E che a volte pagano quella fatica e la totale assenza di rispetto delle regole al costo della vita. La tragica storia di Paola innerva la legge 199 contro lavoro nero e caporalato, ottenuta grazie alle battaglie del sindacato nel suo nome e che è ritenuta, dalla stessa magistratura, valido strumento di contrasto allo sfruttamento”. È quanto affermano in una nota congiunta la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, e il segretario generale della Flai Cgil Puglia, Antonio Gagliardi. 

Il 13 luglio del 2015 l’operaia agricola Paola Clemente moriva nelle campagne di Andria. Si era svegliata alla 3 del mattino come ogni notte, specializzata nell’acinellatura dell’uva, coprendo i 150 chilometri che la separavano dal suo paese nel Tarantino a bordo di un pullman. Moderno caporalato celato tra agenzie interinali e società specializzate nel trasporto. Morta di fatica, Paola, prima delle ordinanze che oggi obbligano a sospendere il lavoro nelle ore più calde. Morta di ritmi di lavoro vessatori. Ricostruzioni rese possibili grazie alle testimonianze delle colleghe di lavoro e a seguito delle indagini della magistratura. La morte di Paola senza le denunce della famiglia sostenuta dalla Flai sarebbe stata giustificata con cause naturali.

“Cosa c’è di naturale nel lavorare a 40 gradi, per meno di 3 euro l’ora, con busta paga fittizia, e morire a 49 anni? - affermano Bucci e Gagliardi -. Per questo vogliamo che il suo estremo sacrificio, che ha portato a una legge contro il caporalato, sia ricordato e per la stessa ragione ogni struttura Cgil e Flai ha promosso per la giornata iniziative che avranno al centro la dignità del lavoro e delle persone, il rispetto del contratto e dei diritti, la salute e la sicurezza sul lavoro, in un settore strategico per l’economia pugliese qual è quello primario. Alle istituzioni il compito di applicare in toto la legge 199, non solo il fondamentale aspetto repressivo, ma anche l’attività di prevenzione, nonostante lo scarso contributo e adesione del sistema d’impresa a far vivere i tavoli della Rete del lavoro agricolo di qualità. Con la speranza - concludono i dirigenti di Cgil Puglia e Flai Cgil Puglia - che in sede processuale venga fatta giustizia accertando fino in fondo le responsabilità individuali che hanno portato alla morte di Paola”.

Gli appuntamenti di Cgil e Flai in Puglia

Cgil e Flai Taranto, già impegnate in incontri con lavoratrici e lavoratori nei luoghi di aggregazione e partenza dalle 3 di notte, saranno proprio a San Giorgio Jonico, la città di Paola Clemente.

Cgil e Flai Bari terranno una piccola cerimonia di intitolazione a Paola Clemente della sala d’aspetto della Camera del Lavoro di Bari.

Cgil e Flai della Bat dedicano una targa a Paola Clemente che sarà scoperta nella sede della Camera del Lavoro di Andria. La cerimonia nel pomeriggio.

Cgil e Flai di Brindisi terranno un corteo di lavoratori e lavoratrici ad Oria, che si concluderà con una commemorazione dinanzi al monumento dedicato a tutte le vittime del caporalato

Cgil e Flai Foggia, insieme al Patronato Inca, hanno indetto una conferenza stampa la mattina per presentare un progetto itinerante – simbolicamente dedicato a Paola Clemente - di informazione su salute e sicurezza nei campi rivolto a tutti i lavoratori e lavoratrici del settore agricolo.

Cgil e Flai Lecce terranno un’assemblea con lavoratori e lavoratrici agricoli incentrata su diritti e sicurezza

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