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Sono due i morti sul lavoro oggi, 25 novembre, in provincia di Salerno. Un uomo di 58 anni è deceduto all’ospedale dopo un infortunio grave subito nei giorni scorsi mentre stava caricando della legna su un camion. Stessa sorte nelle stesse ore per un manovale di origine straniera che ha perso la vita a Battipaglia.
L’uomo era a lavoro in una cava di estrazione del pietrisco ed è rimasto gravemente dopo essere stato investito da un mezzo. Il lavoratore è stato soccorso dal personale del 118 ed è stato trasportato in ospedale dove le condizioni di salute sono peggiorate ed è spirato.
Sull'episodio le indagini delle forze dell’ordine allo scopo di ricostruire l’accaduto insieme ai funzionari del personale dell'Asl.
Cgil e Fillea Salerno: “Si introduca il reato di omicidio sul lavoro”
La Cgil e la Fillea di Salerno esprimono cordoglio alla famiglia dell’operaio deceduto, mentre era sul luogo di lavoro. “Siamo sconcertati ed affranti. Non ci sono più parole”, dichiarano Antonio Apadula e Luca Daniele, rispettivamente segretario generale della Cgil e segretario generale della Fillea.
Il 2024 è davvero un anno terribile, se si conta il numero degli infortuni e dei morti sul lavoro, soprattutto nel comparto dell’edilizia in provincia di Salerno.
“Fino a quando la sicurezza e la prevenzione sui luoghi di lavoro non diventerà la vera priorità, fino a quando le imprese continueranno a non investire in formazione soprattutto per i giovani appena assunti e per i lavoratori migranti, queste stragi quotidiane difficilmente si potranno arginare. Questa ennesima morte conferma quello che da mesi stiamo urlando a gran voce: la patente a punti di cui parla il Governo non è e non può essere la risoluzione al problema. Rinnoviamo con forza il nostro appello alle istituzioni e al governo: occorrono investimenti sia in termini di risorse economiche che in termini di risorse umane. L’Ispettorato del lavoro e gli altri enti ispettivi vanno potenziati. Bene gli incentivi e le premialità per tutte le imprese nelle quali non si verificano infortuni ma d’altro canto, come stiamo rivendicando da anni, occorrono norme ancora più stringenti a partire dall’introduzione del reato di omicidio sul lavoro”, hanno ribadito i due sindacalisti.