È stata concessa la mobilità in deroga ai lavoratori delle aree di crisi complessa di Termini Imerese e di Gela, che godevano del trattamento fino al 31 dicembre 2016 e che erano rimasti senza alcuna forma di protezione sociale. Si tratta di 33 ex dipendenti dell’ ex Fiat e di 40 del petrolchimico.

Ne dà notizia la Cgil Sicilia con la segretaria regionale Monica Genovese, che in una nota rileva che “pur trattandosi di un risultato è sempre una goccia nell’Oceano rispetto a una situazione occupazionale grave, come dimostra la protesta di queste ore dei lavoratori Blutec, per i quali il ministro Di Maio aveva garantito che dal 2019 ci sarebbe stata la mobilità in deroga”.

Invece per i 700 lavoratori diretti e i 62 dell’indotto “non si è ancora visto il decreto – ricorda la dirigente sindacale – e sono fuori da tutto, dal momento che Blutec non è in grado di rispettare gli impegni presi”.

L’esponente della Cgil, sostiene che "a questo punto occorre riaprire il tavolo con Fiat, perché non abbandoniamo l’idea di dare una prospettiva all’area. Dal canto suo, il governo nazionale deve rispettare gli impegni presi con i lavoratori”.