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Continua anche oggi (14 luglio) lo sciopero permanente dei lavoratori e lavoratrici della Baldi Srl e Flap Srl, aziende della famiglia Baldi, specializzate nella realizzazione di arredi di lusso, che ad oggi occupano circa 30 persone. L’agitazione è partita venerdì scorso e proseguirà finché i dipendenti delle due aziende non otterranno certezze in merito all'immediato futuro lavorativo, oltre che al pagamento delle retribuzioni di giugno e della quattordicesima mensilità, cosa che l'azienda si rifiuta di fare. “Come organizzazioni abbiamo ripetutamente chiesto un incontro all'azienda e a Confindustria Firenze – ci dice Chiara Liberati della Filcams di Firenze – solo dopo varie insistenze e la nostra mobilitazione oggi siamo stati convocati dalla Confindustria”. Per continuare a fare pressione è stato organizzato questa mattina un nuovo presidio davanti ai cancelli dell'azienda dalle ore 10.30 alle 12.00, per ribadire il loro dissenso nei confronti di un atteggiamento aziendale inaccettabile e che rischia di mettere in crisi 30 famiglie. Oltre alla mobilitazione dei lavoratori – spiega Antonio Puoti della Fiom di Firenze – abbiamo cercato il coinvolgimento delle istituzioni locali”.
I lavoratori della Baldi e della Flap sono rappresentanti dalla Filcams e dalla Fiom perché la Flap si occupa del commerciale e dell’amministrazione mentre la Baldi di produzione. Si tratta di aziende che producono lussuosi complementi d’arredo e che hanno una lunga tradizione alle spalle essendo attive dall’Ottocento. Il fondatore dell’atieler artistico è lo scultore Paolo Consani Baldi della scuola di Canova. L’azienda continua anche oggi a produrre gioielli, vasche in quarzo, coppe di cristallo e metalli preziosi. Secondo la Filcams e la Fiom la decisione delle aziende di dichiarare lo stato di crisi e di bloccare i pagamenti degli stipendi non è motivata da una crisi da Covid essendo il mercato del lusso ancora stabile. Il vero problema è il buco in bilancio di 8 milioni prodotto da una gestione sbagliata della stessa azienda.