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“Si apra un confronto strutturato, levando dal tavolo lo spauracchio della liquidazione”. Ad affermarlo il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito su Alitalia, sottolineando che “si deve fare un progetto industriale di una compagnia aerea seria per rilanciare l’intero settore”. Secondo il dirigente nazionale della Filt Cgil: “occorre fare tutti i passi richiesti dalle norme interne e comunitarie e dal confronto con le parti sociali con la serietà e l’autorevolezza richiesta a un Paese come il nostro che è stato fondatore dell’Unione europea”.
“Da quando Alitalia è in amministrazione straordinaria – prosegue Cuscito – si sono alternati quattro governi con tutte le forze parlamentari e ancora non si è trovata una composizione positiva della vicenda ma non si recupera il tempo perso in anni con soluzioni lampo. Queste scorciatoie con gli ultimatum sul tavolo hanno portato sempre a grandi fallimenti come nel 2008 con i capitani coraggiosi e nel 2014 con Etihad. Una compagnia di bandiera non si fa di fretta in due giorni con il rischio di lasciare senza stipendi e per strada 10 mila lavoratori. Ora non si può rincorrere una soluzione, con il rischio di fare danni peggiori e prima di partire con progetti non condivisi e non percorribili, la richiesta che facciamo alla politica è che si metta in campo un ragionamento serio che deve essere fatto nell’ambito di una cabina di regia strutturata anche con le parti sociali”.
“I lavoratori - afferma infine il segretario nazionale della Filt Cgil - nonostante i ritardi nei pagamenti degli stipendi e la costante incertezza del futuro, hanno affrontato questi quattro anni di commissariamento con grande professionalità e grande senso di responsabilità, adesso però è il momento di avere delle risposte che siano nella direzione della garanzia della piena occupazione e dello sviluppo che sono i temi su cui il sindacato vuole confrontarsi”.