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“Le imprese, che ancora non riconoscono gli effetti economici del contratto della sanità privata 16-18, sono tuttavia in prima fila quando si tratta di fare profitti coi soldi pubblici. In queste ore è veramente inopportuna la rivendicazione di Aiop di essere parte del gruppo di lavoro al ministero della Salute incaricato di definire e regolare le nuove regole per la concessione dell’accreditamento istituzionale e del convenzionamento delle strutture con le regioni, nonché di riformare l’attività di controllo, vigilanza e monitoraggio delle prestazioni erogate dalle strutture sanitarie private, come previsto dal decreto concorrenza”. A dirlo è la Funzione Pubblica Cgil rispondendo alle dichiarazioni della presidente di Aiop, Barbara Cittadini, la quale nei giorni scorsi lamentava il mancato coinvolgimento dell’associazione.
“Come Fp Cgil – prosegue -, a nostro parere, si creerebbe un precedente grave e pericoloso, dove coloro che sono soggetti al sistema di controllo, si troverebbero a definire le stesse regole che gli verranno applicate per assicurare qualità, appropriatezza ed economicità delle prestazioni offerte dai privati. Nell’alveo di questo lavoro non possono trovare in alcun modo spazio potenziali conflitti di interesse, nel quale il controllato contribuisce direttamente a creare le stesse regole che poi devono venire applicate”.
“Piuttosto chiediamo ad Aiop nell’ordine: perché le aziende loro associate non hanno ancora corrisposto per intero tutto il trattamento economico previsto dall’ultimo rinnovo 16/18? Perché non hanno ancora insediato il tavolo del rinnovo del Ccnl sanità privata 19/21 già scaduto nonostante richieste e mobilitazioni del sindacato? Perché non hanno ancora convocato il tavolo per la definizione di un Ccnl per le Rsa? Per la corsa ai finanziamenti pubblici sono sempre vigili, per riconoscere i diritti agli operatori che lavorano nelle loro strutture invece sono sempre distratti e in ritardo, intanto prosegue la mobilitazione dei lavoratori del comparto e nelle prossime settimane sono annunciate nuove proteste e attivi dei delegati”, conclude la Fp Cgil.